

Un evento da 2.000 punti come il BNL Italy Major ha dato alcune scosse ai ranking mondiali FIP, maschile e femminile. Fra le donne c’è il ritorno in testa di Gemma Triay e il best ranking di Delfi Brea, oltre a una nuova azzurra nella top-100. Nel maschile Cassetta eguaglia il record di Cremona: è numero 75
di Marco Caldara | 17 giugno 2025
In un circuito ricco di tornei come Premier Padel non basta un solo appuntamento a spostare gli equilibri di classifica. Ma visto che i Major mettono in palio la bellezza di 2.000 punti (il doppio del P1, oltre il triplo dei P2) è naturale che un evento come il BNL Italy Major possa dare alcune scosse anche al ranking. Il primo e più evidente è al primo gradino della graduatoria femminile, che ha di nuovo Gemma Triay al comando. Era già successo dopo il torneo di Asuncion, ma poi Ari Sanchez e Paula Josemaria (che guidavano indisturbate da oltre due anni) si erano subito riprese la vetta col successo a Buenos Aires.
Stavolta, invece, Gemma è destinata a rimanere in testa a lungo: perché sta giocando meglio di tutte, ma anche perché la matematica non è un’opinione. Da qui a fine luglio le vecchie numero uno dovranno difendere due titoli e una finale, mentre lei (e Delfi Brea) molto meno. Dunque, è estremamente probabile che la 32enne delle Baleari possa allargare ulteriormente il proprio divario. E visto che Delfi Brea continua a sua volta a guadagnare punti (dopo Roma è numero 4: best ranking eguagliato) anche lo scettro di coppia numero 1 pare destinato a cambiare padrone già prima delle vacanze estive.
Nel complesso, la classifica dopo Roma presenta le stesse le top-20 di quella precedente, ma con anche qualche altra variazione da segnalare. Una su tutte sono i passi indietro di Lucia Sainz e Patty Llaguno, finaliste al Foro Italico nel 2024 ma subito eliminate un anno dopo. La Sainz perde cinque posizioni scivolando al numero 16, la compagna ne cede sei ed è numero 18. Fra le top-30 debutto per Marta Barrera, grazie ai quarti di finale nella Capitale.
Per quanto riguarda le italiane, stabili Carolina Orsi (31) e Giorgia Marchetti (42), mentre c’è da segnalare il debutto fra le top-100 (per la prima volta) per Martina Parmigiani, che si aggiunge a Giulia Dal Pozzo che aveva festeggiato il traguardo proprio alla vigilia del BNL Italy Major. Di contro, dopo anni e anni lascia le prime 100 della classifica Chiara Pappacena (100). Enorme – e scontato – balzo nel ranking per Sara Errani, che grazie ai 35 punti del primo turno del Major ha recuperato oltre 200 posizioni, portandosi al n.242. Una classifica che promette di darle la possibilità di accedere ai tornei del Cupra FIP Tour, senza dover dipendere da wild card.
Fra gli uomini, invece, la novità più importante è il best ranking di Coki Nieto, che pur avendo mancato la semifinale al Foro Italico è salito al numero 8, superando Martin Di Nenno. Vuol dire che oggi i componenti delle migliori 4 coppie del mondo occupano i primi 8 posti del ranking. Per il resto, prima volta nella top-20 per Fran Guerrero, che grazie ai punti della semifinale si porta al numero 17 (+5). Passi avanti anche per il suo partner Javi Leal, oggi numero 24 del mondo (+8). Debutto nella top-30 anche per Inigo Jofre (+6), grazie ai quarti conquistati a fianco di Alex Arroyo.
Fra gli italiani fa festa Marco Cassetta: a Roma ha superato per la prima volta il match d’esordio in un Major e la sua classifica ringrazia, con un +5 che lo porta al numero 75 della classifica e gli permette sia di tornare numero uno fra gli italiani di nascita, sia di eguagliare il miglior piazzamento di sempre da parte di un padelista nato nel nostro paese. Così in alto, infatti, era arrivato Simone Cremona, che dopo il Major scivola però al numero 87 perdendo otto posizioni. Fra i top-100, due dei tre giocatori ad aver guadagnato più posizioni dopo il Major giocano per l’Italia: uno è Denis Perino che torna al numero 70 grazie agli ottavi (+11), l’altro il giovane Enzo Jensen che scalando 13 posizioni ha raggiunto la top-100 per la prima volta. È grazie a lui che le bandiere tricolori nell’élite del padel maschile sono ben 9: quasi il 10% del totale.
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