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Padel

Sanyo fa squadra con Ferrero, per il bene del padel

Sanyo Gutierrez e l’ex numero 1 della classifica ATP Juan Carlos Ferrero hanno deciso di unire le forze, per aggiungere un progetto padel nella famosa accademia di “Mosquito” nei pressi di Alicante. L’obiettivo è di costruire i campioni del futuro, ma anche di offrire una struttura ad hoc ai professionisti del World Padel Tour

di | 25 luglio 2021

Se la Spagna del tennis ha trovato in Carlos Alcaraz un potenziale crack per il post Nadal, il merito è anche dell’ex numero uno del mondo Juan Carlos Ferrero, che già da anni ha preso il 18enne spagnolo sotto la propria ala protettrice, nella sua accademia di Villena (Alicante). Una struttura fra le migliori al mondo dove si allenano anche altri ottimi giocatori, su tutti Pablo Carreno Busta, e che potrebbe presto diventare un centro di sviluppo anche per il futuro del padel spagnolo.

È uno degli obiettivi di “Mosquito”, ex vincitore del Roland Garros, che per lo sport della pala nutre una sana passione (tanto da aver giocato anche più di un torneo del World Padel Tour), e ha deciso di puntarvi anche dal punto di vista imprenditoriale, stringendo una partnership con niente meno che Sanyo Gutierrez, il compagno di Fernando Belasteguin che come lo spagnolo vanta un passato da numero 1 del ranking mondiale.

L’obiettivo di entrambi è quello di sviluppare un’accademia che possa funzionare proprio come succede nel tennis, nella quale gli aspiranti campioni del padel possano trovare tutto il necessario per provare a fare strada. L’intenzione è di aprirla proprio nello stesso centro che a Villena ospita già la JC Ferrero Equelite Sport Academy, ed è dotato di cinque campi da padel, tre dei quali all’interno di una struttura coperta. Ma non sono sufficienti, ragion per cui da parte dei due campioni è già stata inoltrata una richiesta al comune per dei lavori di ampliamento della struttura, con l’aggiunta di nuovi campi da tennis e soprattutto da padel, con la stessa superficie sulla quale si giocano i tornei del World Padel Tour, così da facilitare gli allenamenti dei giocatori professionisti come lo stesso Gutierrez.

Nei dintorni dell’accademia di spazio per allargarsi ce n’è a sufficienza, ma qualora le questioni burocratiche dovessero fermare l’inizio dei lavori Ferrero e Gutierrez sarebbero anche disposti a valutare nuove soluzioni.

Per il momento non si conoscono ulteriori dettagli del progetto, ma i due volti dell’idea l’hanno presentata ai media con grande entusiasmo. “Credo che per un progetto simile non ci sia soluzione migliore che farlo insieme a Sanyo e al suo allenatore, Claudio Gilardoni”, ha detto Ferrero, evidenziando come nel progetto sarebbe coinvolto anche lo stesso Gilardoni, così come Antonio Martinez Cascales, storico allenatore di Ferrero.

Facile immaginare che spetterà soprattutto ai due dirigere il progetto, visto che Sanyo è impegnato parecchie settimane all’anno nei tornei del World Padel Tour (e non ha alcuna intenzione di smettere, anche visto come sta andando nel 2021) mentre Ferrero sembra destinato a girare sempre di più per il mondo in compagnia di Alcaraz, la cui crescita si sta facendo sempre più interessante. Fra le chiavi del progetto la filosofia del lavoro, da sempre fra le basi dei risultati di Gutierrez e degli assistiti di Gilardoni. “Sono sicuro – ha detto il coach argentino – che mantenendo certi principi potremo ottenere grandi risultati”.

“Aggiungere dei progetti agonistici legati al padel in una accademia così famosa a livello internazionale, e dalle strutture spettacolari, rappresenta per noi una grande opportunità per far crescere la disciplina”, ha detto invece Sanyo, quest’anno vincitore di tre dei primi sette appuntamenti stagionali del World Padel Tour. In generale, la scelta di unire le forza da parte di due campioni come Ferrero e Gutierrez è una gran bella notizia per il padel, specialmente nell’ottica di uno sviluppo sempre più professionale della disciplina.

Ed è la prova che, anche in Spagna laddove il padel non è più una novità come in Italia ma è ormai una realtà molto consolidata nell’ambiente sportivo, c’è ancora modo per lavorare sulla crescita del gioco, puntando sull’alto livello e sulla formazione dei giovani, che deve necessariamente passare da strutture (e insegnanti) all’altezza.

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