

La Spagna padrona di casa fa il punto alla vigilia della sfida contro l'Olanda. Taccuini e microfoni sono tutti per Rafa: "Non so quali emozioni avvertirò, ma so di aver fatto di tutto per prepararmi al meglio per questa occasione"
di Ronald Giammò, da Malaga | 18 novembre 2024
C'erano tutti. Ma alla fine ha parlato solo lui. Dove tutti sta per i suoi compagni di squadra: Roberto Bautista Agut, Pedro Martinez, Marcel Granollers e Carslo Alcaraz e capitan David Ferrer, gli unici, quest'ultimi, ad averne interrotto il botta e risposta con la stampa, convocata alle 10 del mattino nell'Hotel Higueron Resort, località Fuengirola, un paradiso a una trentina di chilometri dal centro di Malaga con vista mare e circondato da campi da golf. Era la conferenza stampa della vigilia della Spagna padrona di casa di queste Finals di Coppa Davis. Ma la scena era tutta per lui, Rafa Nadal, e a quella che sarà la sua ultima uscita prima di ritirarsi dalla scene.
"La decisione di ritirarmi è maturata col tempo - ha esordito Rafa - ma adesso penso solo a godermi questa settimana. Non vi presto attenzione ora, so che sarà un gran cambiamento nella mia vita ma ci penserò più in là. Adesso sono qui con la mia squadra, e sono felice di esserci".
"Non so dire quali emozioni avvertirò una volta in campo - ha proseguito il maiorchino - se dovrò giocare spero di contenerle perché in fin dei conti non sono qui per aiutare la squadra. Poi, certo, sarà anche la mia ultima settimana da professionista ma questa resta una competizione a squadre".
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??? @RafaelNadal , sobre su despedida ideal y las posibilidades de jugar:#DavisCup #CopaDavis pic.twitter.com/6b1KJNx0ZE
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Che lui ha voluto preparare nei minimi dettagli, atterrando in largo anticipo in Andalusia e sostenendo allenamenti via via sempre più intensi. Non resta ora da capire quali siano le sue condizioni e quali le scelte che opererà capitan Ferrer in vista dell'esordio di martedì contro l'Olanda: "Ho lavorato quanto più intensamente potevo dando il massimo ogni giorno. Ma è difficile quando non si gioca spesso mantenere un livello di base accettabile. Ci sono stati buoni momenti e altri meno buoni, ma credo di aver fatto progressi costanti. Abbiamo una squadra molto forte, questi ragazzi hanno disputato una stagione intera sul circuito e adesso sta al capitano decidere cosa sia meglio per il nostro team".
"Se Rafa sia pronto o meno per scendere in campo? - e qui è capitan Ferrer a prendere la parola cercando di disinnescare una curiosità collettiva avvertita in patria come un'attesa simile a un lungo addio - Non lo so, lo scoprirete domani. Per ora non ho preso alcuna decisione". Una decisione delicata, quella che attende Ferrer, lui che in tre occasioni ha contribuito proprio a fianco di Nadal al successo della Spagna in questa competizione resa così speciale "proprio perché non ce ne sono altre sul circuito - riprende a riflettere il vincitore di 22 Slam in carriera - la sensazione che dà giocare per il tuo paese, la chimica con i tuoi compagni di squadra che se buona può portare a fare grandi cose, come già successo con David, ancor prima con Carlos e con Moya".
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????? Atent@s a la respuesta del Capitán, @DavidFerrer87 , a qué significa para él compartir la última semana de Rafa como profesional en la #DavisCup #CopaDavis pic.twitter.com/hw7dQd71cc
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"Ho attraversato diverse generazioni di giocatori e quando è arrivato il successo è dipeso in larga parte dalla buona relazione che eravamo riusciti a instaurare all'interno della squadra", ha ancora riflettuto Rafa, e non è un caso, e lo si capisce ancora meglio, a sentirlo ora, di rosso vestito e circondato da compagni e microfoni, con tutta Malaga fasciata di striscioni di ringraziamento che lo ritraggono in azione, il perché abbia deciso di chiudere proprio qui, in Spagna, la sua corsa: "Ne ho avuto la possibilità ed è un qualcosa di grandioso. Tutti sanno quanto ami il mio paese. Ringrazio i ragazzi per quanto fatto a Valencia e per essere riusciti a qualificarsi e per avermi regalato quest'ultima occasione per vestire ancora la maglia della Spagna. Non potrò però mai ringraziare abbastanza tutti qui in Spagna per il sostegno ricevuto e per l'amore che ho sempre avvertito: media, pubblico, bambini. Tutti".
L'emozione si avverte tutta, e se dovesse avere un volto sarebbe quello di Carlos Alcaraz, con cui Rafa ha condiviso il doppio negli ultimi Giochi olimpici e che ora lo guarda cercando le parole per descrivere quel che sarà: "Aver giocato con lui le Olimpiadi è stato pazzesco, ma rappresentare il nostro paese qui in casa, in Davis, sarà ancor più speciale. Non dico solo per me, ma per tutti - prova s spiegarsi col suo inglese titubante il vincitore di due Slam nel 2024 - Vedremo domani, ma le emozioni si faranno sentire e per ora non voglio pensarci. Non c'è dubbio che io, la squadra e chiunque altro in Spagna avvertirà una pressione in più per quella che si annuncia una giornata emozionante".
Alla quale, per sua stessa ammissione, dovrebbe prender parte anche Novak Djokovic. Così promise il serbo dopo aver accolto la notizia del ritiro di Rafa fissato in coincidenza delle Finals di Coppa Davis. E Federer, ci sarà anche lui? "Non ho parlato con Roger - ha chiosato infine Nadal - so che un'agenda fitta di impegni. E' vero che questa sarà la mia ultima settimana da professionista, ma non credo che sarà anche l'ultima occasione per salutarsi. Ci sarà di sicuro un'altra occasione per far qualcosa".
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