L’en-plein nello swing nordamericano è ancora possibile?

Essere al top per quattro settimane (due per il “1000” e due per lo Slam) era già parecchio complicato. Figuriamoci ora che con il “long-format” dei Masters 1000 nordamericani l’impegno si è allargato a sei settimane, per giunta con appena cinque giorni di pausa tra la finale di Cincinnati (lunedì 18 agosto) e l’inizio del Major new-yorkese (domenica 24). Ad ogni modo nell’Era Open solo tre campioni sono riusciti a conquistare nella stessa stagione i trofei del Masters 1000 canadese, di Cincinnati e dello Us Open.

Stiamo parlando dell’australiano Patrick Rafter (1998), dello statunitense Andy Roddick (2003) e dello spagnolo Rafa Nadal (2013). Quest’anno con l'assenza di Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic a Toronto, le possibilità che qualcuno riesca a realizzare questa impresa sono davvero molto basse poiché i tre di cui sopra sono quelli che presumibilmente si giocheranno la vittoria a Cincinnati e a New York. Con Fritz Draper e Zverev nel ruolo di outsider.

RAFTER - L’australiano ha vinto il Canadian Masters (a Toronto, superando Krajicek) senza perdere nemmeno un set nel 1998 e il Cincinnati Masters lasciandone per strada solo due, uno dei quali in finale contro Sampras, battuto in rimonta. Ha poi conquistato il trofeo a Flushing Meadows superando il connazionale Philippoussis ed ha così completato questa impresa storica per la prima volta.

RODDICK - Solo cinque anni dopo lo statunitense replica l’impresa nel suo anno d’oro, il 2003, che lo vede arrivare anche fino in vetta al ranking. Andy conquista Montreal lasciando appena 4 giochi in finale a Nalbandian mentre a Cincinnati vince un’incredibile finale contro il connazionale Mardy Fish al quale annulla un match-point. Quindi a New York trionfa superando in tre set Ferrero ed entra nella storia (è ancora l'ultimo vincitore americano nell’albo d’oro dello US Open).

NADAL - L'ultimo a centrare l’impresa è stato Rafa, che nel 2013 - rientrato nel tour solo a febbraio dopo sette mesi di stop per infortunio (era fermo da Wimbledon dell’anno precedente) - ha vissuto una delle migliori stagioni della sua carriera, vincendo 10 titoli, tra cui Roland Garros e US Open. Lo spagnolo è riuscito a battere Raonic sul cemento di casa nella finale di Montreal concedendogli appena quattro giochi mentre a Cincinnati ha superato Isner con due tie-break. Completando l’opera a New York dove ha sconfitto Djokovic in quattro set.