L'Italia si prepara all'esordio in United Cup. Le parole in conferenza stampa del capitano Furlan, di Paolini e Cobolli, Errani e Vavassori
di Alessandro Mastroluca | 28 dicembre 2024
"Siamo felici di quello che abbiamo fatto nel 2024 e motivati a far bene qui giorno dopo giorno. A Sydney ci siamo allenati benissimo". Renzo Furlan, coach di Jasmine Paolini e capitano dell'Italia alla United Cup 2025, trasmessa in diretta su SuperTennis, si prepara con fiducia e ottimismo all'esordio contro la Svizzera, già decisivo per il percorso nella manifestazione. Gli elvetici, infatti, hanno a sorpresa battuto la Francia nel primo match del girone a 3. Ai quarti avanzano le prime classificate e la migliore seconda dei tre gironi di Sydney, e lo stesso vale per i tre gruppi di scena a Perth.
Paolini, numero 4 del mondo, è la singolarista meglio classificata nella squdra italiana Sydney, dove arriva dopo un 2024 da sogno, impossibile da dimenticare e, ha ammesso, "da ripetere". Ha obiettivi chiari e visione precisa, la toscana, che l'anno scorso ha vinto il primo WTA 1000 a Dubai, giocato due finali Slam in singolare e contribuito da protagonista al trionfo in Billie Jean King Cup. "Mi concentro soprattutto sul mantenere il livello di gioco dell'anno scorso" ha detto in conferenza stampa.
"Sto provando anche a migliorare qualcosa nel mio tennis, e sono diverse le cose che devo far meglio. Non penso al ranking che potrò avere a fine anno, cerco di vivere il presente, divertirmi e mantenere questo livello di tennis il più a lungo possibile". Il 2025, ha spiegato, "sarà un anno diverso dal 2024, è impossibile fare una stagione uguale all'altra. Ma non sai mai che può succedere. Mi piace giocare grandi tornei, in grandi stadi, contro avversarie forti. Il 2024 è stato straordinario, il prossimo anno sarà una storia nuova".
Per i match di singolare maschile, il numero 1 dell'Italia a Sydney è Flavio Cobolli. Numero 32 del mondo, il romano ha sottolineato l'ottimo spirito di squadra all'interno del gruppo. "Credo che siamo un gran team. Abbiamo un ottimo rapporto fra di noi, possiamo fare grandi cose in questa manifestazione" ha detto Cobolli, che nel 2024 ha esordito in maglia azzurra nella fase a gironi di Coppa Davis a Bologna.
In United Cup, che prevede per ogni confronto tra nazioni un singolare maschile, uno femminile e un doppio misto, l'Italia può vantare un jolly non da poco. Furlan infatti ha la possibilità di schierare in doppio misto Andrea Vavassori e Sara Errani che in questa specialità hanno trionfato allo US Open: nessuna coppia tutta italiana aveva mai vinto uno Slam nel doppio misto fino ad allora.
Un selfie per Flavio Cobolli e Jasmine Paolini
Il misto, ha detto Vavassori in conferenza stampa, "è un po' diverso dal doppio. Anche io all'inizio ho fatto un po' fatica a capire le dinamiche, ho parlato anche con le ragazze e cercato di conoscere anche il loro punto di vista. Per un uomo è sempre difficile, non sai se tirare a tutto braccio o no, ma se non lo fai le ragazze giocano benissimo: prendete Sara, che a rete gioca volée incredibili. Se non colpisci al massimo, perdi il punto".
E' stato molto utile, ha spiegato Vavassori, "giocare Wimbledon insieme [con Errani], fare qualche allenamento insieme. Abbiamo giocato alle Olimpiadi, un'esperienza pazzesca. Poi lo US Open è stato incredibile. Al primo turno abbiamo salvato un match point, e alla fine abbiamo vinto il titolo. Giocare il doppio misto mi piace, migliora anche il mio tennis. E adoro giocarlo con Sara, per la sua competitività".
Andrea Vavassori surfista (Getty Images)
Inoltre, ha aggiunto Errani, "tra noi due c'è grande fiducia e in campo è molto importante. Comunque nel doppio misto, con il punto secco sul 40-40 e il match tie-break può succedere di tutto. Ma ci divertiamo molto a giocare insieme, speriamo di far bene". La romagnola ha messo in evidenza anche l'importanza della strategia, un suo chiaro punto di forza. "I maschi possono tirare più forte, servire meglio, ma devi comunque avere un'idea chiara di come giocare in doppio. In misto devi avere una tattica vincente, pensare di più, cercare di giocare un doppio e non due singolari".
Per Vavassori è proprio questo uno dei fattori del successo della coppia. "Ci piace studiare i modi per far male ai nostri avversari. Mi piace giocare con Sara perché è molto intelligente, legge benissimo il gioco, per cui possiamo parlare di questo ad ogni punto. E' bello farlo, e credo sia efficace nel lungo periodo".
