

L'ex n. 8 ATP, finalista agli Internazionali BNL d'Italia del 2020 giocherà gli ultimi due tornei in Sud America, dal Challenger di Rosario (3-8 febbraio) all'ATP 250 di Buenos Aires (10-16 febbraio)
di Samuele Diodato | 31 gennaio 2025
Manca ancora qualche mese all’addio di Richard Gasquet, che appenderà la racchetta al chiodo definitivamente dopo il Roland Garros. Questa settimana, il tour d’addio del tennista transalpino ha fatto tappa a Montpellier, torneo vinto tre volte in passato, che ha omaggiato l’ex n. 7 ATP con un tributo molto emozionante dopo la sconfitta negli ottavi di finale.
In attesa delle ultime fiammate del suo rovescio a una mano, però, gli appassionati dovranno prepararsi a salutare un altro grande giocatore, finalista nell’edizione 2020 degli Internazionali BNL d’Italia ed ex n. 8. Già dal 2024, infatti, Diego Schwartzman aveva annunciato di voler concludere la propria carriera in casa, nell’IEB+ Argentina Open di Buenos Aires, che si terrà dal 10 al 16 febbraio.
Così, proprio come l’altro grande argentino dell’ultimo decennio, Juan Martin Del Potro (che tornerà a Delray Beach per un’esibizione tra le leggende), si avvicina il momento dei saluti davanti al pubblico di casa, in un torneo che l’ha visto trionfare per ben nel 2021 e finalista nel 2019 e nel 2022.
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— IEB+ Argentina Open (@ArgentinaOpen) December 17, 2024
Diego Schwartzman ???? es el primer invitado al @iebmas #ArgOpen2025 ?? pic.twitter.com/hmpeBTwKeF
Il tennista classe 1992 non si vede in campo dallo scorso settembre, quando superò le qualificazioni allo US Open per arrendersi al primo turno di fronte a Gael Monfils. Ora, però, vuole fare le cose per bene, prima di lasciare il suo sport, e sta cercando di prepararsi al meglio. Lo ha mostrato anche sui propri social, pubblicando un “reel” che lo vede protagonista in allenamento (ovviamente su un campo in terra battuta), peraltro insieme a Francisco Cerundolo (n. 29 ATP).
Per trovare le giuste sensazioni in vista di Baires, Schwartzman (oggi n. 386 del mondo) tornerà in campo già a partire dalla prossima settimana, nel Challenger di Rosario. Aspettarsi troppo, da lui, è forse un errore, ma di sicuro sarà pronto a correre da una parte all’altra del campo, come più volte ha fatto in carriera (quattro i titoli vinti, con una semifinale raggiunta al Roland Garros del 2020).
Il momento della fine, poi, regalerà di certo emozioni, considerando sia la personalità del “Peque”, sia il calore del pubblico argentino. E non sarà facile, dal punto di vista psicologico, anche per suoi avversari, specialmente se ad incrociare le racchette con lui dovesse essere un connazionale, come già accaduto a Federico Delbonis nel 2022 contro “Delpo”.
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