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Musetti: "Spero di essere come una Ferrari a Toronto"

Le parole di Lorenzo Musetti in conferenza stampa alla vigilia dell'esordio al Masters 1000 di Toronto

di | 27 luglio 2025

Lorenzo Musetti (Getty Images)

Lorenzo Musetti (Getty Images)

"Speriamo di essere una Ferrari a Toronto". Si presenta così Lorenzo Musetti, pieno di energia e di ottimismo, alla vigilia del National Bank Open. L'associazione nasce in risposta a una domanda sul suo stile di gioco e a un collegamento con la Ferrari 458 indicata come l'auto dei suoi sogni nella scheda del carrarino sul sito dell'ATP. "Una Ferrari è difficile da guidare. Anche io sono difficile da guidare" sottolinea con un sorriso. "A volte il mio tennis è complicato. Probabilmente ho molte, molte variazioni nel mio gioco, quindi scegliere quella giusta non è sempre facile. A volte mi trovo in situazioni dove devo decidere, e non è mai facile fare la scelta giusta. Però sì, mi piacciono le auto, sicuramente, ma penso di non essere l’unico tennista ad apprezzarle. Ovviamente, la Ferrari è probabilmente il marchio di auto più famoso al mondo, è qualcosa che mi ricorda le mie origini: è un bel paragone con me stesso". 

L'anno scorso ha saltato il Masters 1000 canadese dopo aver conquistato la prima medaglia valida nel medagliere per l'Italia nel tennis ai Giochi Olimpici dal 1924. "E' stata una decisione difficile, ma era quella giusta. Onestamente, sono arrivato qui con molta motivazione. Due anni fa ho avuto buone sensazioni, bei ricordi di quel periodo, quindi spero davvero che sarà un grande torneo". L'obiettivo di Musetti, il giocatore oggi con la più alta classifica a non aver ancora mai vinto un Masters 1000, è di ritrovare sensazioni positive e dimenticare le due sconfitte nelle ultime due partite, contro il georgiano Nikoloz Basilashvili a Wimbledon e il britannico Cameron Norrie a Washington. 

Lorenzo Musetti, gli step verso i top 10

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Dopo la semifinale al Roland Garros, ha detto, "ho avuto un infortunio che mi ha fermato per un po’, quindi non è stato facile recuperare. Anche la stagione sull’erba è andata praticamente senza partite. A Washington è stata una partita dura, probabilmente non ho giocato il mio miglior tennis. Credo che su queste superfici, che non sono il mio habitat naturale, devo cercare di adattarmi e ritrovare le sensazioni giuste. Per esempio, oggi ho fatto il primo allenamento qui a Toronto e ho avuto buoni riscontri, quindi sono contento di essere qui e non vedo l’ora di iniziare questo torneo".

Il doppio ruolo di top player e di giovane padre rappresenta una motivazione ulteriore, una spinta in più a far bene. "A volte è dura, perché, soprattutto quando passi tanto tempo con loro, poi partire e stare lontano non è la cosa più facile da fare. Soprattutto ora che Ludovico sta crescendo e inizia a capire di più. Per fortuna Veronica, la mia compagna, capisce davvero la mia vita: ho il suo pieno supporto, e questa è una bellissima sensazione per me. Inoltre verranno a New York per unirsi al team e saremo tutti insieme per lo Slam".

Musetti è cresciuto come uomo e giocatore: l'analisi a Tennis Talk    

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A New York è iscritto anche al torneo di doppio misto con Jasmine Paolini, come Jannik Sinner con Emma Navarro e i campioni in carica Sara Errani e Andrea Vavassori: il 28 luglio le prime otto coppie in base al ranking in singolare dei componenti entreranno nel tabellone a 16, le altre otto saranno invitate attraverso una wild card.

"Abbiamo fatto un'esibizione, il Tie Break Tens a Indian Wells, quindi abbiamo avuto la possibilità di giocare insieme. E poi ci conosciamo da tanto tempo, quindi è stato interessante iscriverci allo US Open con la novità del nuovo formato del doppio misto, è stata una cosa interessante. Penso sia anche un’opportunità per vedere il tennis in un modo diverso. Condividere questo con Jasmine per me è un onore e un privilegio, spero che ci divertiremo".


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