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L'azzurro è chiamato ad un grande esordio nel 2025 nel rematch della sfida persa in Coppa Davis, due anni fa.
di Samuele Diodato | 01 gennaio 2025
Reduce probabilmente dalla miglior stagione della propria carriera, domattina alle 6 Lorenzo Musetti (n. 17 ATP) giocherà il primo match del suo 2025. Al Bank of China Hong Kong Tennis Open, ATP 250 con in palio 766.290 dollari, l’azzurro – testa di serie n. 2 – inizia il suo cammino direttamente dagli ottavi di finale, dove ad aspettarlo c’è il canadese Gabriel Diallo (n. 87 ATP).
L’unico è piuttosto celebre, e forse anche doloroso, per il carrarino. Nel Round Robin di Coppa Davis del 2023, a Bologna, l’allievo di Simone Tartarini si fece infatti sorprendere da Diallo, una vera novità a quei livelli. L’occasione per lasciarsi alle spalle quel 75 64, dunque, è ora ghiotta.
Per la prima volta a livello ATP, nel 2024, Musetti ha chiuso con la bellezza di 40 partite vinte (ben otto in più rispetto al 2023). Un’ascesa sublimata dalla semifinale raggiunta a Wimbledon e dal bronzo olimpico conquistato a Parigi, battendo un altro canadese, Felix Auger-Aliassime.
Da riscattare, poi, c’è anche la sconfitta dello scorso anno ad Hong Kong (proprio negli ottavi) contro l’allora n. 67 Pavel Kotov, con la speranza di trovare continuità di rendimento, finalmente, anche sulla superfici dure. L’unico titolo risale al 2022, con la finale vinta su Matteo Berrettini nell’ATP 250 di Napoli, ma in autunno, in quel di Chengdu, il tennista classe 2002 è tornato a giocarsi il titolo, sconfitto solo dal beniamino di casa Shang Juncheng
Musetti, bronzo storico
Sottovalutare Diallo sarebbe certamente un errore. Il ventitreenne di Montreal ha già fatto il suo esordio ad Hong Kong, realizzando una grande rimonta contro il solido Roberto Carballes Baena (n. 57 ATP), che si era trovato avanti anche di un set e di un break prima di cedere per 7 giochi a 5 nel terzo set.
Alto 203 centimetri, il n. 87 al mondo è dotato di grande potenza e di un ottimo servizio (contro Musetti, a Bologna, realizzò 10 ace in due set). Una tipologia di giocatore che da un lato può togliere il tempo all’azzurro, ma dall’altra può patirne la varietà. A dicembre, al momento dell’annuncio della sua partecipazione al torneo, Musetti aveva detto di voler “iniziare l’anno con qualche fuoco d’artificio”. Ora il momento è arrivato, e la parola passa al campo e alle due doti tecniche e atletiche.
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