-
Atp

Cincinnati, Musetti e un esordio insidioso: chi è il francese Bonzi

Al massimo n. 42 al mondo nel 2023, Bonzi ha vinto il primo titolo ATP alla fine del 2024 ed ha battuto due Top 10 nell'ultimo anno. Musetti, però, ha vinto l'unico precedente sul cemento outdoor

di | 08 agosto 2025

Bonzi in azione col dritto (Getty Images)

Bonzi in azione col dritto (Getty Images)

Il best ranking di n. 42, raggiunto due anni fa, è ben lontano. Eppure, non si può dire che Benjamin Bonzi stia vivendo un momento infelice. Anzi, il francese – oggi n. 63 ATP – arriva alla sfida di secondo turno del Cincinnati Open contro Lorenzo Musetti nell’invidiabile condizione di chi ha ben poco da perdere e nelle ultime settimane si è tolto diverse soddisfazioni.

Nel 2023, a portarlo a ridosso della Top 40 erano state le due finali raggiunte negli ATP 250 di Pune e Marsiglia. Una continuità, quella, mai più raggiunta, ma con picchi di gioco sempre alti, anche e soprattutto negli ultimi otto mesi. Il suo 2024, infatti, è terminato con un parziale di 21-1 impreziosito dal primo titolo ATP in carriera, in quel di Metz, oltre che dai Challenger vinti a Roanne e St. Brieuc e dalla finale persa a Brest sciupando tre match point.

 

Proprio a Metz, Bonzi ha ottenuto la più pesante vittoria della sua carriera battendo il n. 7 Casper Ruud. Giusto poche settimane fa, invece, è arrivato anche il secondo successo contro un Top 10, Daniil Medvedev, sconfitto al primo turno di Wimbledon (quando era n. 9 al mondo) in quattro set. Il tutto in 2025 in cui ha raggiunto per la terza volta il terzo turno in un Grand Slam, suo miglior risultato, all’ultimo Australian Open.

Melbourne, per parlare di Bonzi, è anche il “gancio” per parlare del match che lo attende contro Musetti. L’unico precedente a livello ATP tra i due, d’altronde, risale proprio all’Happy Slam del 2024, quando l’azzurro riuscì a spuntarla soltanto dopo tre ore e mezza di battaglia con il punteggio di 76(3) 76(4) 46 62, annullando anche due palle set nel secondo parziale.

Tra di loro, in ogni caso, ci sono anche altri tre precedenti a livello Challenger: nei primi due casi, del 2019, vinse Musetti sulla terra battuta di Cordenons e Firenze, mentre nel 2021 fu Bonzi ad avere la meglio sul cemento di indoor di Istanbul.

Pensando a Cincinnati, è sicuramente più utile aggrapparsi a quanto visto all’Australian Open dell’anno scorso, ma con un paio di variabili. Da un lato, Musetti non è più il n. 28 di allora, ma ha uno status ben differente. Dall’altro, invece, per il carrarino si tratterà dell’esordio in Ohio, dove ha usufruito di un bye al primo turno.

Il transalpino, per contro, al primo turno è uscito vincitore da una maratona di tre ore contro Matteo Arnaldi (n. 37) col punteggio di 67(1) 63 64. Una partita, in cui, tra le altre cose, ha perso il primo parziale senza concedere palle break, per poi annullarne 10/10 nei successivi due, di cui nove solamente nel set decisivo, concludendo con il 74% di punti vinti sulla prima di servizio.

Un aspetto da tenere sotto la lente d’ingrandimento per Musetti, che dopo la semifinale raggiunta al Roland Garros è ancora alla ricerca delle migliori sensazioni ed è reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro partite, di cui due – tra l’ATP 500 di Washington ed il Masters 1000 di Toronto, perse proprio in rimonta al terzo.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti