Wimbledon, c'è ancora speranza per Murray

Operatosi per una cisti spinale due giorni fa, eredità di un infortunio occorsogli al Queen's nel corso del match contro l'australiano Jordan Thompson, Andy Murray sembrava ormai destinato a dover far saltare i suoi piani d'addio al tennis, previsti nel corso delle sue ultime due apparizioni a Wimbledon e alle Olimpiadi, coerenti con quando dichiarato mesi fa dallo stesso scozzese, deciso a non proseguire oltre l'estate con la sua carriera da professionista.

L'infortunio, avvenuto a nove giorni dal via dei Championships, lasciava poco spazio a un recupero lampo tanto che domenica era stata la stessa Atp, attraverso X (l'ex Twitter), a comunicare che l'ex n.1 del mondo avrebbe dovuto saltare Wimbledon. Oggi invece la BBC sottolinea come "nessuna decisione sia stata ancora presa". Il comunicato, rilasciato dal team dello stesso Murray, prosegue informando come "dopo l'operazione di sabato Andy stia continuando a lavorare con il suo staff medico per confermare quando potrà tornare in campo" e che "ulteriori aggiornamenti verranno forniti non appena verrà concluso questo percorso riabilitativo".

Sarà quindi una corsa contro il tempo quella che attende il due volte campione di Wimbledon per poter esaudire il suo desiderio di chiudere "adeguatamente" la carriera all'AELTC, dove avrebbe voluto figurare sia nel singolare che nel doppio a fianco di suo fratello Jamie, e alle Olimpiadi, manifestazione dove vanta due ori e per cui è stato recentemente convocato.Lorem ipsum

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