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Miami Open: Darderi cede a Walton in due set

Qualche rimpianto per l'azzurro, che era stato il migliore in campo nei primi game. Mancate le due chance di break nel primo set, Darderi ha comunque lottato fino alla fine prima di arrendersi all'australiano. Per lui è la prima qualificazione al terzo turno di un Masters 1000

di | 22 marzo 2025

Luciano Darderi a Miami (Getty Images)

Luciano Darderi a Miami (Getty Images)

Dopo un’ottima vittoria in due set su Pedro Martinez all’esordio, si è chiuso oggi il Miami Open presented by Itau (Masters 1000- montepremi di 11,255,535 dollari) di Luciano Darderi (n. 61 ATP). Al terzo turno va Adam Walton (n. 89), che era entrato in tabellone usufruendo di un bye dopo il forfait di Hubert Hurkacz (n. 22). L’azzurro ha ceduto col punteggio di 63 64 con qualche rimpianto nel primo parziale, dove era stato il primo ad avere palle break e sembrava poter fare la differenza con un’intensità da fondo apparsa comunque in crescita dopo un inizio di stagione complicato.

Ora, comunque, potrà tornare in Europa, giocandosi al meglio le sue possibilità sull’amata terra rossa. Per Walton, invece, la seconda vittoria in carriera in un “1000” significa anche la prima qualificazione di sempre in un terzo turno di tale categoria. Dopodomani affronterà Coleman Wong (n. 182), che ha estromesso il beniamino di casa Ben Shelton (n. 14).

L’approccio di Darderi, in termini di atteggiamento tattico, è apprezzabile. L’azzurro, come contro Martinez, cerca di usare il più possibile il proprio servizio per poter comandare col diritto, con risultati positivi. Walton soffre un po’ di più, ma resta principalmente in partita grazie al servizio.

L’equilibrio si rompe dunque tra sesto e settimo game. Nel primo di questi, sul servizio dell’australiano, Darderi dimostra quanto di buono detto sopra, ma non riesce a concretizzare due chance di break ai vantaggi, cancellate una con uno smash vincente e l’altra con una poderosa prima.

Subito dopo, l’italo-argentino parte bene e vola sul 40-15, ma l’inerzia del game cambia in quel momento, grazie ad un passante vincente di Walton, seguito da un altro punto ben condotto. Sul 40-40 arrivano due gratuiti pesanti di Darderi: il più grave è l’ultimo, un dritto inside-in finito largo che regala il break, senza grossi meriti, all’atleta classe 1999. Tanto basta al n. 89 per incamerare, tenendo i due successivi turni di battuta agevolmente, il primo parziale dopo 45 minuti di gioco.

Luciano Darderi colpisce di diritto (foto Getty Images)

Luciano Darderi colpisce di diritto (foto Getty Images)

L’andamento del primo parziale innervosisce evidentemente il tennista nativo di Villa Gesell, che vede aumentare anche gli errori. Con un altro dritto anomalo finito fuori, seguito da un rovescio a rete, si ritrova 15-40 nel game d’apertura del secondo: la prima palla break è prontamente annulla, ma - sulla seconda - il tentativo di palla corta è impreciso, girando definitivamente il punto in favore dell’avversario.

Anche in una situazione così complessa, Darderi si rifiuta di gettare la spugna e prova a resistere. Sotto 3-1 incappa ancora in qualche errore di troppo, ma fa vedere tutta la sua grinta sulle due palle break concesse, annullando soprattutto la seconda con grande merito grazie al suo dritto.

La partita entra così in lotta, con il classe 2001 che prova ad alzare la traiettoria e l’intensità da fondo, facendosi sentire anche con continui incitamenti. Walton è costretto subito ai vantaggi nel sesto gioco, ma col decimo e l’undicesimo ace è bravissimo, purtroppo per Darderi, a tirarsi fuori dai guai.

L'orgoglio dell'italiano è encomiabile, e lo porta ad annullare prima una palla break break nel settimo game, e poi due match point nel nono. Non basta, tuttavia, per insidiare i turni di battuta del tennista aussie. L'ultimo rimpianto è il dritto finito in rete sulla palla del contro-break, contro un Walton leggermente teso al momento di chiudere, ma i segnali di lotta restano la base da cui ripartire per trovare auspicabilmente maggiore continuità.


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