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E' un lunedì speciale per Jamie Murray. Non tanto perché insieme ad Adam Pavlasek ha raggiunto il secondo turno in doppio a Indian Wells battendo Ariel Behar e Robert Galloway. Quanto perché ha giocato la sua partita numero 1000 nel circuito maggiore in doppio. Tra i giocatori in attività, solo il brasiliano Marcelo Melo può vantare oltre 1000 match all'attivo.
"Sono molto fiero di questo risultato, dimostra longevità, conferma che posso ancora essere competitivo nei grandi tornei" ha detto all'ATP. "Finché riuscirò a farlo e ad avere una classifica che mi permetterà di disputare i grandi tornei, continuerò a giocare, se il fisico reggerà. Tanti ex giocatori mi dicono: 'Gioca finché puoi'. Quando entri nella fase successiva della vita, una volta finita la carriera, non ci sarà niente di paragonabile a questo".
Murray ha giocato la sua prima partita nel circuito ATP 19 anni fa a Nottingham con il fratello Andy, allora diciannovenne. Il match durò quattro game, poi i due fratelli furono costretti al ritiro per un infortunio al ginocchio occorso a Jamie che da allora non ha mai più abbandonato un match.
Da quel primo incontro, Jamie Murray ha vissuto una carriera di grande successo. E' arrivato alla posizione di numero 1 in doppio, anticipando di poco il fratello Andy cheb sarebbe arrivato in vetta al ranking di singolare nel 2016. In carriera ha vinto 34 titoli di doppio, compreso l'Australian Open del 2016, ed è sempre rimasto in Top 50 nella classirfica di specialità dal settembre 2013.
Oggi 39enne, Jamie Murray è numero 25 del mondo in doppio ma sta già pensando al futuro, a cosa fare una volta che il suo tempo in campo sarà concluso. Dall'anno scorso è infatti direttore degli HSBC Championships, l'ATP 500 al Queen’s Club di Londra.
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