

I due primi giocatori del mondo nel 2023 si sono affrontati quattro volte con il setbo costretto in due occasioni a riappropriarsi dello status di n.1 del ranking. Quattro sfide in quattro momenti diversi della stagione con sguardo già sul 2024
di Ronald Giammò | 27 dicembre 2023
Il 2023 che sta per andare in archivio verrà ricordato anche come l'anno in cui Novak Djokovic ha dovuto riconquistare per ben tre volte la leadership del ranking. In tutte e tre le occasioni a sfilargliela fu sempre e solo Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, che l'anno scorso dopo la vittoria agli Us Open riuscì a installarsi al n.1 delle classifiche, quest'anno ha incontrato il serbo in ben quattro occasioni, e ognuna di queste ha finito col rivelarsi una partita indimenticabile e dal significato unico, sia per la loro rivalità ancora agli albori, sia per le conseguenze su classifica e morale dei due duellanti.
Dopo aver vinto il primo confronto nella primavera del 2022 in semifinale del Masters1000 di Madrid, Carlos Alcaraz lancia il suo assalto al Roland Garros, lo Slam puntato dallo spagnolo e il suo team per il 2023, affrontando ancora in semifinale Novak Djokovic. Vincerà il serbo 6-3, 5-7, 6-1, 6-1 in un match che durò appena due set. Nei successivi due infatti Alcaraz finì preda della tensione e dei crampi che ne condizionarono la performance: "E' stata colpa della tensione - dichiarò il murciano - ho iniziato il match che ero davvero troppo nervoso, e poi anche per via della tensione dei primi due set, davvero intensi". Sportivamente, Djokovic si complimentò col suo rivale dicendosi "dispiaciuto" e "sperando in suo rapido recupero così da rivederlo presto in campo".
???? Roland Garros
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) June 9, 2023
?? Semifinale #RolandGarros
?? Vince Djokovic: sconfitto Alcaraz (3-6, 7-5, 1-6, 1-6)
??? Gli highlights ?? pic.twitter.com/xWtylrHn4R
La rivincita si ebbe meno di due mesi dopo sul Campo Centrale più famoso del mondo, quello di Wimbledon, dove i due si ritrovarono nuovamente opposti, questo volta con in palio il titolo del secondo Slam della stagione. I pronostici erano tutti in favore del serbo, forte della vittoria ottenuta nel loro ultimo precedente e soprattutto detentore di ben sei titoli a Church Road. E a vincere fu invece Alcaraz: 1-6, 7-6(6), 6-1, 3-6, 6-4. Una partita, quella condotta dal fresco n.1 del mondo, memore della lezione ricevuta sullo Chatrier e in cui Alcaraz si dimostrò capace di ribaltare un copione che dopo il primo set sembrava ricalcare quanto visto due mesi prima in terra di Francia. "E' un sogno che diventa realtà - disse a fine match Carlitos - Vincere è stupendo, ma anche se avessi perso sarei stato ugualment orglioso di quanto fatto durante il torneo".
The Spanish sensation has done it ????@carlosalcaraz triumphs over Novak Djokovic, 1-6, 7-6(6), 6-1, 3-6, 6-4 in an all-time classic#Wimbledon pic.twitter.com/sPGLXr2k99
— Wimbledon (@Wimbledon) July 16, 2023
"Fu una sconfitta che bruciò tantissimo", ha dichiarato recentemente Djokovic nel corso di un'intervista rilasciata al programma "60 Seconds", "ci rimasi talmente male che l'unica cosa che potei fare fu vincere tutte le partite che poi giocai sui campi nord americani". E tra queste spicca la finale del Western&Southern Open di Cincinnati, la più lunga mai giocata dal 1990 al meglio dei tre set e risoltasi col punteggio di 5-7, 7-6(7), 7-6(4) per il serbo.
3'49 di gioco in cui Djokovic riuscì ad annullare anche un match point allo spagnolo prima di trionfare e dar libero sfogo a tutta la sua gioia: "E' stata una delle partite più dure ed emozionanti che io abbia mai giocato - dichiarò il 36enne a fine match - e sono queste partite e questi momenti quelli per cui continuo a lavorare quotidianamente".
Ultima venne infine la semifinale delle Atp Finals. Un match a cui i due arrivarono in condizioni diverse: il serbo a caccia del suo settimo titolo al Masters di fine anno e già certo di aver chiuso per l'ottava volta la sua stagione da n.1 del mondo: lo spagnolo, più scarico nel fisico e nella testa, beneficiato da circostanze fortuite con l'occasione di provare a fare uno sgambetto al suo rivale sul rettilineo finale del 2023. L'esito fu brutale, tanto nel gioco quanto nel risultato: un 6-3, 6-2 senza storia costruito da Djokovic in un crescendo che non lasciò scampo ad Alcaraz. "Ho approcciato il match con l'atteggiamento giusto e sapevo che fin dal principio sarebbe stata molto intensa. Ma Carlos è così: tira sempre fuori il meglio in questo tipo di partite, e tutto sta nel pareggiarne l'intensità e la qualità che mette nel suo tennis, provare a far passare la tempesta. E io ci sono riuscito".
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