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Djokovic: "Finale a Bercy e vittoria a Torino come un anno fa? Sarei felice di ripetermi"

Il serbo n.1 del mondo torna a Bercy dove ha vinto sei volte in carriera: "Il mio gioco si adatta bene a queste condizioni". Fermo dalla finale degli Us Open, ammette: "Mi sono riposato, ma il tennis mi manca"

di | 28 ottobre 2023

Vincitore a New York ai primi di settembre del suo 24° Grand Slam in carriera, Novak Djokovic è da allora che non gioca un match e dalla prossima settimana sarà al via dell'ultimo Masters1000 della stagione, quello di Bercy da lui già vinto sei volte in carriera.

"Gioco a tennis da più di 20 anni e sono grato a questo sport per avermi consentito di creare piattaforme che ho usato per scopi diversi, per le amicizie che dureranno per sempre e per poter vivere la vita che sto vivendo - ha dichiarato Djokovic ai microfoni dell'Atp alla vigilia del torneo - Quando non gioco cerco di sfruttare al massimo questo tempo con la mia famiglia, rilassandomi, facendo riposare il mio fisico, e credo di averlo fatto riposare abbastanza, poi sono un gran tifoso di basket e seguo la Stella Rossa e il Partiazan. Sono cose divertenti, ma alla fine mi manca giocare a tennis".

Il n.1 del mondo no ha nascosto il feeling speciale che lo lega all'arena di Bercy: "E' uno stadio fantastico, l'hanno anche rinnovato un paio di anni fa ampliandone la capienza. Parigi è una delle città più prestigiose in cui giocare a tennis, c'é il Roland Garros e Bercy dove hanno giocato i migliori giocatori della storia. Qui ho ottenuto molto successi, il mio gioco si adatta bene alle condizioni indoor ma anche perché ricevo tanto sostegno dal pubblico. Mi ha sempre esaltato giocare in questa arena e sono eccitato all'idea di giocarci ancora".

In prevsione di questa edizione, Djokovic è poi tornato sulla finale persa l'anno scorso contro Holger Rune. Un risultato che avrebbe voluto diverso, ma sul quale sarebbe disposto a mettere la firma se dovesse rivelarsi funzionale a un finale di stagione come quella da lui vissuto in ciusura di 2022:  "L'anno scorso contro Rune ci sono andato vicino, ero avanti di un break nel terzo, e il match è stato molto equilibrato e teso specialmente negli ultimi due game. Ma lui ha meritato di vincere, aveva vinto delle gran belle partite prima di arrivare in finale, aveva battuto Alcaraz e altri top10. Fu allora che si presentò in grande stile al mondo del tennis e oggi si è consolidato come top10 e sarà un giocatore da tenere d'occhio tra quelli della nuova generazione che ambiscono a vincere dei tornei dello Slam - ha ricordato Djokovic -  Adesso sta lavorando con Boris Becker ed è bello ritrovare Boris come coach sul circuito. Certo, quella partita avrei voluto chiuderla in modo migliore, ma ero comunque soddisfatto del mio livello, avevo vinto due tornei prima di Bercy, in Kazakhstan e in Israele, persi la finale a Bercy ma vinsi poi a Torino senza perdere un match. Ho avuto un'ottima stagione indoor l'anno scorso e spero di ripeterla in termini di risultati, ne sarei molto contento".


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