

L'azzurro non resiste ai crampi nel terzo set e cede nonostante l'ottimo rendimento fino alla fase finale del secondo set, con il break subito sul 4-4 che ha rappresentato la svolta del match
di Samuele Diodato | 28 luglio 2025
È finita con l’amaro in bocca la prima partita in carriera di Mattia Bellucci al National Bank Open Presented by Rogers (Masters 1000 – montepremi 9.193.540 euro). Sul cemento di Toronto, il n. 72 ATP è stato costretto al ritiro per crampi contro francese Hugo Gaston (n. 126), sul punteggio di 36 64 e 2-0 nel terzo set in favore del suo avversario.
Dopo il primo set vinto con un ottimo rendimento al servizio (solo cinque punti persi), l'azzurro ha subito un break fatale nel nono game del set. All'inizio del set decisivo, purtroppo, i crampi hanno avuto la meglio su di lui, costretto al ritiro una volta persa la battuta nel primo gioco.
IL MATCH
Sin dall’inizio, Gaston si sente sotto pressione quantomeno dal punto di vista mentale. Senza strafare, d’altro canto, Bellucci vola in un baleno avanti di due break (4-0), entrambi frutto di alcune scelte non redditizie del francese, che già nel primo game opta due volte per il serve & volley, prontamente punito dall’azzurro. I break, nel dettaglio, arrivano su un back di rovescio finito largo e su una stop volley non controllata da Gaston, nei confronti del quale Bellucci vanta senz’altro maggior potenza.
Il set si riapre, almeno in parte, quando il n. 126 trova maggiore profondità e coglie un po’ distratto Bellucci. Il quale, senza l’aiuto del servizio, restituisce rapidamente uno dei due break subendo un parziale di 12 punti a 5 per il 4-3. Si tratta, però, solo di una parentesi negativa per il lombardo, che più tardi incamererà il primo set strappando ancora la battuta all’avversario.
Di fronte alle variazioni di Gaston, infatti, il n. 72 non si fa cogliere affatto impreparato, chiudendo ad esempio anche con un 6/6 per quanto riguarda i punti giocati a rete. Un divario netto nonostante il magro 39% di prime in campo, propiziato anche da una maggiore incisività (10 vincenti a 4).
Anche il secondo set sembra nella mani di Bellucci quando Gaston concede palla break nel secondo game. Il francese, però, ne annulla ben due e sull’1-1 è il primo a sfruttare le sue chance. Il break arriva con tre doppi falli, di cui uno proprio sulla palla break, tanto da provocare un certo nervosismo nell’azzurro.
Poco dopo, Bellucci si lascia il momento buio alle spalle, con un parziale – dall’1-3 – di 8 punti a 1, chiuso da una volée di rovescio per ristabilire la parità. In termini tattici, tuttavia, il quadro si pone leggermente diverso rispetto ad inizio match. Allo scoccare dell’ora di gioco, gli slice di Gaston danno fastidio in particolare al rovescio dell’azzurro. Una dinamica che, suo malgrado, si verifica per ben tre volte consecutive dal 30-15 del nono game, sul 4-4.
L’ultimo dei tre rovescio consegna anche il break a Gaston, cambiando radicalmente gli equilibri. Al rientro in campo nel terzo set, si nota subito il malessere di Bellucci, la cui frustrazione dopo il break subito nel primo game acuisce l’effetto dei crampi sul proprio fisico.
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