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Atp Indian Wells, Alcaraz: "Tabellone aperto, non penso al tris"

Il murciano proverà a centrare il suo terzo successo consecutivo nel deserto californiano: "C'è pressione, ma cercherò di non pensarci". E sull'assenza di Sinner: "Ci sono tanti altri ottimi giocatori"

di | 05 marzo 2025

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Carlos Alcaraz (Getty Images)

"Sono davvero contento di essere di nuovo qui, sono arrivato tardi ieri e non ho potuto ancora allenarmi, lo farò oggi ma sono felice di tornare a giocare qui". E motivi per esserlo non mancano. Carlos Alcaraz, vincitore delle ultime due edizioni del BNP Paribas Open di Indian Wells, quest'anno cercherà di ottenere il suo terzo successo consecutivo, numeri che solo Roger Federer e Novak Djokovic sono riusciti a raggiungere qui.

"So che ci sono riusciti solo in due in tutta la storia - ha dichiarato Alcaraz nella conferenza stampa della vigilia - La pressione c'è ma cercherò di non pensarci e di godermi il torneo. Qui tutto mi sembra più semplice ed è tutto un anno che aspettavo di tornare qui. Poi, ovvio, sarebbe un qualcosa di enorme dovessi riuscire a farcela".

Tutto più facile. Con una novità di cui tener conto però. Quest'anno infatti la superficie dei campi del site californiano è stata rinnovata e modificata e - stando a chi l'ha testata in questi giorni - dovrebbe presentarsi più veloce rispetto al passato: "E' un qualcosa che non ho ancora capito. Era da 25 anni che i campi erano gli stessi e hanno deciso di cambiarli, ma ne ignoro la ragione - ha ancora spiegato il n.3 del mondo - Dovrò allenarmici ma mi considero un giocatore rapido ad adattarsi a tutte le superfici e a tutte le condizioni".

Le 10 vittorie chiave della carriera di Alcaraz

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Con Jannik Sinner fuori dai giochi e Alexander Zverev a precederlo nel ranking, Alcaraz ha avuto in dote un sorteggio che potrebbe regalar lui uno scontro ai quarti contro Novak Djokovic. Ma al di là di assenze e ipotetici futuri avversari, il due volte vincitore del torneo si è detto sereno circa il modo in cui approccerà questo evento: "In questo torneo non ci sarà Jannik ma giocheranno tanti altri forti giocatori. Il tabellone è molto aperto e il fatto che lui non ci sia non cambia molto le cose. Resto concentrato sulle mie cose e su me stesso e proverò a giocare un buon tennis".

Infine, non è sfuggito agli osservatori il lavoro che Alcaraz sta svolgendo sul suo servizio. Un movimento diverso, piccoli dettagli, accorgimenti, tutti tesi a migliorarne le percentuali. Specialmente con la prima: "Lo sto ancora allenando, ma mi sento bene e credo di aver fatto un salto di qualità alla battuta - ha rassicurato ancora il murciano - Della mia seconda mi fido, sento di averne una molto solida, è sulla prima che si può migliorare invece. Penso però che si debbano separare il gioco che si riesce a produrre dal fondo e la battuta: se quest'ultima non funziona si può ugualmente giocar bene e dimenticarsene ma devo dire di essere soddisfatto di quanto fatto finora".

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