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Rafa: “Confido che anche questa nuova fase sarà emozionante”

Nadal ha ricevuto lunedì il “Trofeo Straordinario” al 77° Gran Gala Mundo Deportivo. “Roger, Rafa ed io ci siamo spinti a superare qualsiasi limite: ognuno di noi senza gli altri due non avrebbe ottenuto così tanto”

di | 04 febbraio 2025

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Rafa Nadal al Gran Gala Mundo Deportivo

Rafa Nadal conosce il Gran Galà Mundo Deportivo da quando era molto giovane. Nel precedente format dell'evento, aveva ricevuto in diverse occasioni il premio come miglior sportivo spagnolo dell'anno grazie ad una serie leggendaria di successi (22 titoli Slam - tra cui 14 Roland Garros, 4 US Open, 2 Wimbledon e 2 Australian Open -, 5 Coppe Davis, due ori olimpici). Indiscusso “signore della terra”, nella sua bacheca figurano tra l’altro anche 12 Trofeo Conde de Godó.

Il suo ritiro è stata una delle grandi notizie sportive dello scorso anno. Il 38enne mancino di Manacor, che lunedì ha ricevuto il Trofeo Straordinario al Gran Galà MD, non è solo il miglior sportivo spagnolo della storia, ma siede anche allo stesso tavolo dei migliori sportivi mondiali di tutti i tempi, tale è l'eredità della sua carriera. “Da quando mi sono ritirato, qualche mese fa, sono stato lontano dai riflettori per un po'. Sono felice di condividere questo giorno con tutti voi, in questo Gala circondato da uomini e donne di sport - ha detto il maiorchino -. Mundo Deportivo è un mezzo di comunicazione molto importante nel Paese, nel mondo dello sport: in questo giorno speciale voglio ringraziarlo per essere stato al mio fianco per tutti questi anni”, ha aggiunto lo spagnolo, premiato con il “Trofeo Straordinario” al 77° Gran Gala MD, svoltosi al Palau de Congressos di Barcellona.

“Da bambino ero molto timido. Il tempo mi ha fatto perdere un po' di timidezza grazie a tutto quello che ho passato, ma ho sempre mantenuto quel pizzico di timidezza", ha raccontato.

"Sto bene, sto facendo un altro tipo di lavoro, ma sto cercando di organizzare la mia vita attuale e quella che sarà la mia vita futura. Tutti i cambiamenti richiedono tempo, ma personalmente va tutto bene”, ha detto Rafa, che ha aggiunto che ‘per il momento’ non gli manca la quotidianità del tennista professionista.

“Mi sto adattando a un nuovo aspetto della mia vita. Gli ultimi anni della mia carriera sono stati difficili e questo mi aiuta a non sentirne la mancanza. Mi sono ritirato solo tre mesi fa, non un anno fa, e non posso dirlo con totale chiarezza, ma per ora sto bene”.

“I did it my way”, tanto per citare Sinatra. “La cosa più importante è che sono stato molto fortunato a poter fare qualcosa che mi appassionava fin da bambino - ha sottolineato ancora Rafa -. È iniziato come un hobby ed è stato una parte molto importante della mia vita e per me quello che conta. Grazie al tennis ho potuto vivere, conoscere e immagazzinare esperienze per il resto della mia vita, quindi posso solo ringraziare lo sport, la vita, tutte le persone che mi hanno aiutato o che ho semplicemente incontrato”.

La carriera di Rafa

La carriera di Rafa

Non c’è una “partita del cuore”, la preferita della carriera, almeno così ha ribadito l’ex numero uno del mondo: “Non lo so, la gente parla sempre della finale di Wimbledon del 2008. Quella partita è stata una svolta importante, ma per diverse ragioni nel corso della mia carriera ci sono stati molti momenti che mi hanno aiutato ad andare avanti, nonostante le difficoltà. Lo sport mi ha sempre emozionato tanto da voler continuare. La mia carriera è legata a Djokovic e Federer - ha detto ancora Nadal -: noi tre ci siamo spinti ad essere migliori. L’avversario più duro? Tra Nole e Roger è difficile scegliere. La mia carriera è legata a entrambi. È vero che ci siamo tolti delle cose, ma è giusto dire che ognuno di noi senza gli altri due non avrebbe raggiunto i numeri che abbiamo raggiunto”.

L'addio al tennis di Rafa Nadal (Getty Images)

L'addio al tennis di Rafa Nadal (Getty Images)

Superare i limiti, anche quelli di un fisico che inevitabilmente ha poi presentato il conto: “Ci siamo spinti al limite in ogni modo: fisicamente questo ci ha fatto molto male, ma a livello tennistico e mentale ci ha portato ad alzare di tanto l’asticella ed è per questo che siamo riusciti ad avere una carriera così lunga. Ora ho poco dolore: la verità è che non sto forzando troppo la ‘macchina'’', ha aggiunto lo spagnolo, che nel corso della sua carriera è stato costretto a fermarsi molte volte a causa di infortuni.

"Sono in grado di vivere con poco dolore adesso e questo è molto importante per me. Alla fine salire e scendere le scale normalmente è un passo avanti molto importante nella mia vita quotidiana. Il futuro? Mi sono appena ritirato, solo tre mesi fa, e ogni cambiamento richiede tempo. Personalmente ho rispettato il cambiamento, ma sono molto felice in questa nuova fase. Andremo avanti giorno per giorno, ci sono molte cose a cui adattarsi e, in qualche modo, devo scoprire cosa mi motiva davvero fare in questa nuova fase che spero sarà anche emozionante”, ha concluso Rafa.

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