

Con un post sul suo profilo Instagram il 28enne statunitense di origini francesi comunica la decisione di lasciare il tour a tempo indeterminato per provare a mettersi alle spalle l’infortunio alla schiena che lo sta tormentando da due anni
di Tiziana Tricarico | 29 luglio 2025
Che fine ha fatto Maxime Cressy? La risposta arriva dal diretto interessato in un post pubblicato sul suo profilo Instagram. “Ciao a tutti - si legge -. Voglio solo essere onesto e trasparente: ho deciso di lasciare il tour per il tempo necessario per guarire dal persistente infortunio alla schiena ed al carico derivatone a livello emotivo. Fin dal 2023 ho un forte dolore ala parte bassa della schiena ma nonostante questo ho continuato a competere. Ho dedicato la mia intera vita a diventare il miglior tennista possibile, posso solo augurarmi di esserlo stato ma so che ho dato tutto me stesso per riuscirci e questa consapevolezza mi dà tranquillità. Sono davvero grato per il supporto e l’affetto ricevuti durante la mia carriera e per coloro che mi sono stati vicini sia dentro che fuori dal campo”.
A gennaio del 2022 è il nome nuovo del tennis statunitense. Alto quasi due metri, dopo aver vinto tre Challenger - Cleveland 2019, Drummondville 2020 e Forlì 2021 - Cressy si mette in mostra nel primo torneo dell’anno in Australia: nell’ATP 250 di Melbourne raggiunge la sua prima finale nel circuito maggiore dove si arrende solo a Nadal. E per la prima volta è in top 100. La sua migliore stagione sul tour culmina con il primo titolo - rimasto l’unico - conquistato sull’erba di Newport alla terza finale disputata (sempre sui prati, infatti, era approdato all’ultimo atto anche ad Eastbourne). Ad agosto avrebbe firmato anche il “best rankinig”, numero 31. Avrebbe giocato anche un’altra finale Maxime, a Montpellier, a febbraio del 2023, perdendola con Jannik Sinner.
Da allora sembrano passati secoli: Cressy è attualmente n.681 ATP e l’ultimo match disputato è stato quello al turno di qualificazione del Challenger di Tyler ad inizio giugno, costretto al ritiro dopo aver perso il primo st contro il cinese Wu (l’ultima apparizione nel circuito maggiore risale invece alle qualificazioni del "250" ad Almaty lo scorso ottobre: altro ritiro contro Kachmazov al primo turno).
Ha un tennis offensivo come i grandi americani degli anni Novanta, spinto da un servizio devastante Maxime. Un tennis forse nato anche da una necessità, un problema al gomito di cui ha sofferto a 14 anni durante una partita: “Ho cominciato a fare serve and volley invece di abbandonare il match - raccontava in una vecchia intervista su ATPtour.com -. Mi è piaciuto, mi sono divertito e ho deciso che avrei giocato sempre così”. Speriamo che fermarsi gli serva a tornare quello di prima.
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