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Migliorarsi

Diventa un giocatore migliore in… sette mosse

Il padel conquista tutti perché permette di divertirsi in campo sin dalla primissima volta, ma quando si inizia a fare più seriamente il percorso di miglioramento può essere lungo e complesso. Ecco qualche semplice consiglio, alla portata di tutti, per provare ad accelerarlo il più possibile

di | 07 aprile 2022

La priorità di qualsiasi giocatore di padel, a tutti i livelli, è una sola: migliorare in fretta. Più si alza il rendimento di chi sta in campo e più la palla rimane in gioco, quindi aumentano sia il divertimento sia l’attività fisica, che per molti è un altro aspetto importante del gioco, visto che non tutti lo praticano con ambizioni agonistiche. Come in tutte le cose, anche nel padel si progredisce col tempo: si fanno propri certi schemi di gioco, si affina la tecnica, si imparano meglio le posizioni, i movimenti, la gestione dei momenti importanti e via dicendo, ma gli aspetti da curare sono talmente tanti che per vedere una reale crescita del livello può volerci parecchio tempo.  Di seguito, otto consigli che possono contribuire ad accelerare il percorso di miglioramento.

PRENDERE LEZIONI
Sembra il consiglio più banale del mondo, ma la gran parte dei giocatori amatoriali di padel (in particolare chi arriva dal tennis) non ha mai preso una sola lezione. Sono scesi in campo una volta, poi due, poi tre, e partita dopo partita hanno adattato al padel le vecchie abitudini tennistiche, cambiando definitivamente racchetta. Prendere lezioni non è un obbligo, ma – lo dicono tutti gli esperti – all’inizio serve eccome. Si possono imparare in fretta tante dinamiche, e soprattutto evitare errori e abitudini sbagliate che poi possono richiedere parecchio tempo per essere corretti. Non è necessario prenotare i tre quarti dell’agenda quotidiana di un insegnante: per crescere basta un’ora di lezione a settimana, fatta come si deve, cercando di partire dalle basi col desiderio di imparare il più possibile.

AFFRONTARE AVVERSARI PIÙ FORTI
Confrontarsi con avversari o competitor di livello più alto è una delle regole per crescere, in qualsiasi ambiente, non solo sportivo. Limitarsi al “compitino” per battere sempre la stessa coppia può dare soddisfazione nell’immediato, ma di certo non aiuta a migliorare. Anzi, può sortire l’effetto opposto: ci si abitua così tanto a un padel facile che, quando il livello degli avversari si alza e diventa necessario individuare qualche altra soluzione, si finisce per non trovarne mezza. Quindi è bene imparare a cercare avversari superiori, per provare a tenere il loro ritmo e a studiarne le abitudini che funzionano di più. Il prezzo da pagare sono tante sonore sconfitte, ma servono di più quelle di tante banali vittorie.

GIOCARE CON GENTE DIVERSA
Anche questo è un aspetto importante. Si lega al precedente, perché variare il livello degli avversari significa anche variare gli avversari. E magari anche il compagno. È vero che nel circuito le coppie che funzionano sono quelle che hanno la migliore alchimia, ma quando si parla di professionisti le dinamiche che entrano in gioco sono completamente diverse. Nel padel ricreativo si può tranquillamente cambiare compagno di partita in partita, così da imparare ad adattarsi a diversi stili di gioco, o anche semplicemente ai caratteri e alle abitudini di partner diversi. Idem gli avversari: se si affrontano sempre gli stessi, ci si abitua a giocare sempre nello stesso modo. Peccato mortale. Meglio sperimentare di continuo.

DARE SEMPRE IL MASSIMO
Vincere senza sforzo non aiuta a migliorare. Gli avversari non sono all’altezza e la partita è facile facile? Visto che il punteggio non sarà comunque in discussione, può essere un’idea intelligente quella di provare a rendere l’incontro un tantino più competitivo, cercando di costruire il gioco con pazienza, senza cercare lo smash vincente alla prima occasione utile. I punti si allungano, gli avversari prendono un pizzico di fiducia e il match guadagna un minimo di utilità.

GIOCARE DA ENTRAMBI I LATI
Ogni giocatore di padel ha un lato di campo preferito: quello nel quale si trova meglio, o da dove rende di più. Tuttavia, per salire di livello è utile provare a giocare da ambo le parti. Si può finire per fare un pochino di confusione, ma serve a provare sulla propria pelle il tipo di gioco al quale è chiamato il compagno, il modo in cui si deve muovere e via dicendo. Può essere utile per migliorare l’intesa.

PROVARE A DISPUTARE I TORNEI
Nello sport si sente spesso dire che il torneo, se affrontato col giusto spirito, è il miglior allenamento. È vero: sono bravi tutti a giocare bene in settimana, con gli amici, quando in palio c’è una birretta o magari nemmeno quella. Tuttavia, i giocatori migliori si vedono nel week-end, quando ci sono le competizioni, e la voglia di vincere (o di non fare figuracce) genera quel pizzico di tensione che rende tutto più complicato. Chi la impara a gestire risulterà spesso il più forte, indipendentemente dal rendimento, tanto che anche differenze piuttosto ampie possono finire per appiattirsi. Per questo, giocare i tornei serve: ci si abitua a competere con qualcosa in palio, il che dà una gran mano a migliorare. E guai a pensare di non essere all’altezza delle competizioni: c’è il circuito FIT TPRA costruito ad hoc per tutti gli amatori. Provare per credere.

DISPUTARE LE COMPETIZIONI A SQUADRE
Lo stesso discorso dei tornei si può fare per le gare a squadre. In quel caso la tensione può addirittura aumentare, perché invece di giocare solo per se stessi (e il compagno) si gioca per un team di persone. È un’esperienza che serve, sia per gli aspetti analizzati in precedenza (coppie diverse da affrontare, compagni diversi da spalleggiare) sia per imparare ad assumersi la responsabilità di una squadra intera. Dopo aver vissuto certe esperienze, un punto de oro sul 4-4 al terzo nella partitella settimanale diventa una banalità. Di campionati a squadre, in Italia, ce ne sono per tutti i gusti: dalla Serie A che vede in gara anche tante star del padel internazionale fino alla Coppa Italia FIT TPRA, per gli amatori.


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