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L'angolo dell'insegnante

Insegnare con un sistema strategico (Parte 1)

Il successo di molte squadre sportive si fonda sull’applicazione di sistemi strategici. Perché non fare così anche nel tennis? Mark Phillips ci illustra gli elementi e i vantaggi del suo sistema.

di | 08 gennaio 2020

La maggior parte degli sport si basano su sistemi strategici e molte squadre vincenti sono identificabili da questi sistemi. I San Francisco 49ers, ad esempio, hanno implementato il West Coast Offense. I Chicago Bulls, nelle loro stagioni di maggior successo, giocavano un Triangle Offense.

La 16 Second Cure del Dr. Jim Loehr è un processo sistematico universalmente adottato nel tennis, suddiviso in 4 fasi, per ottenere il controllo emotivo e raggiungere un livello di prestazione ideale durante la competizione.

La domanda è: se le dinamiche sportive di successo si basano su sistemi strategici e accettiamo un sistema formale per insegnare il controllo emotivo nel tennis, perché non insegniamo anche un sistema formale strategico per far crescere i nostri giocatori? Personalmente sostengo l’idea di insegnare un sistema formale strategico contemporaneamente allo sviluppo delle abilità fisiche ed emozionali, per ottenere risultati ottimali nello sviluppo del giocatore.

Un buon sistema strategico consente a un giocatore di sviluppare processi mentali standardizzati e progressivi (simili a quelli di un quarterback che passa in rassegna le sue opzioni) per selezionare, quasi istantaneamente, il colpo migliore ed eseguirlo. In teoria, un giocatore allenato visualizzerà sempre il colpo nella sua mente prima di eseguirlo, se padroneggia un buon sistema.

Il sistema che sviluppa queste abilità dovrebbe essere introdotto prima possibile. Insegno un sistema formale di strategia, simile ad una progressione di sviluppo delle capacità fisiche, che si traduce in una serie di chiari vantaggi oggettivi.

Gli elementi del mio sistema

Suddivido il campo in zone, che forniscono una struttura per un posizionamento preciso, bersagli ben definiti e selezione dei colpi.

Insegno attacco, difesa e giocate neutre come fasi strategiche ben differenziate. Un giocatore decide quale di queste tre fasi è in atto, per poi selezionare il colpo (la sua decisione è istantanea, ed è basata sui fattori che insegno a riconoscere ed a pianificare).

Sulle palle al rimbalzo, alleno i miei giocatori a scegliere come bersaglio un punto preciso del campo, a determinare l‘altezza della traiettoria sopra alla rete ed a colpire la palla.

Sulle palle al volo, alleno i giocatori a scegliere come bersaglio un punto preciso del campo ed a colpire la palla.

(continua…)

* Mark Phillips è un PTR e USPTA Professional. Attualmente è membro dello staff professionista presso l‘Oxford Athletic Club di Pittsburgh, in Pennsylvania. Ha allenato all‘ USTA Competition Training Center per 20 anni ed allena e segue le squadre nazionali ai tornei.

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