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Le pagelle del tennis dopo gli Internazionali BNL d'Italia che si sono conclusi con la doppietta di Jasmine Paolini campionessa in singolare e in doppio con Sara Errani, la finale di Jannik Sinner e la semifinale di Lorenzo Musetti
di Vincenzo Martucci | 19 maggio 2025
PAOLINI 10 E LODE
Che cosa chiederle di più? Dopo lo storico trionfo in singolare, fa il bis in doppio insieme alla eterna Errani. Dietro il sorriso che conquista c’è determinazione e lavoro: la sua varietà scombussola la potenza monocorde
ALCARAZ 10
Rientra da infortunio e dalle schermaglie anche con coach Ferrero e, non pensando al risultato, fa il colpo. La superiorità sulla terra rossa s’è evidenzia ancor di più contro Sinner. Se non accusa black out è imbattibile
SINNER 9
Scivola sul più bello sui due set point contro il grande rivale. Ma, dopo 3 mesi di stop, la finale di Roma è un risultato insperato, la piattaforma da cui ripartire nell corsa agli Slam. Anche sulla poco amata superficie rossa
MUSETTI 8
Complice il vento, sbaglia partita contro Alcaraz. Ma la crescita è costante: non è mai stato così competitivo sotto tutti gli aspetti, partendo dal fisico per arrivare alla testa e al gioco che finalmente è supportato anche dal servizio
DRAPER 7
Pur chiaramente stanco, brilla anche sulla terra. E fa un altro passo avanti da campione di costanza. Motivato com’è anche dall’amicizia con Sinner insisterà sicuramente e sembra proprio destinato a salire ancora
ANDREEVA 6
La via dell’esperienza è lunga e tortuosa ma per la neo 18enne russa i quarti di Roma sono confortanti. La terra sembra proprio la superficie dove può esprimere al meglio tutte le qualità, forte anche di coach Martinez
KOSTYUK 5
Speriamo che la battaglia contro Sabalenka le abbia trasmesso fiducia. Come per Zheng contro Gauff. La Ucraina e la cinese hanno un fisico eccezionale, gioventù e tante potenzialità ancora inespresse compiutamente
SHNAIDER 4
Come Ostapenko e Gauff anche la russa avvalora il trionfo di Jas. Che evidentemente fa giocare male le sue avversarie e ne sottolinea clamorosamente i limiti. Che siano caratteriali o tecnici, o tutti e due insieme
SWIATEK 3
Una regina della classifica mondiale, del torneo di Roma e della superficie rossa non può crollare così presto e senza cercare soluzioni. Come ormai le succede anche contro avversarie come Collins che aveva sempre battuto
DJOKOVIC 2
Saluta dopo 6 mesi appena l’incolpevole coach Murray che magari sull’erba l’avrebbe potuto aiutare di più. Sir Andy avrebbe meritato un comportamento molto diverso dal suo “gemello”, nato a una settimana di distanza
RYBAKINA 1
L’eliminazione contro Andreescu è causata dalla terra rossa ma da una condizione psico-tattica davvero suicida. Che nasce dal caos-allenatore e sicuramente non aiuta a tranquillizzare e a farla lavorare sui punti deboli
ZVEREV 0
Bisogna saper perdere: dopo la crociata sulle palle che per lui non sono mai veloci abbastanza, Sascha minimizza le qualità di Musetti dopo il ko subito dal talento di Carrara. E Parigi è sempre più vicina…
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