

Che rilancio per Alexandrova e Nishikori. E che rivelazione Kovacevic! Note negative da Yastremska e soprattutto da Tauson e Bublik
di Vincenzo Martucci | 03 febbraio 2025
AUGER-ALIASSIME 10
Abbandona il Canada al suo destino nel primo turno di Davis perché il piatto sul circuito ATP e in classifica piange. E’ ripagato dal successo a Montpellier sull’amato veloce indoor, dove pensa poco e lascia andare il braccio
ALEXANDROVA 9
Non esalta, non fa proseliti, ma è talmente concreta e continua e poco fallosa da risultare indigesta per ogni avversaria. Magari il quinto titolo sul circuito le darà fiducia per tentare finalmente il salto fra le le top 10
KOVACEVIC 8
Un po’ serbo, un po’ bosniaco e un po’ americano. Arriva più tardi dopo la trafila nell’università negli Stati Uniti, con servizio, rovescio a una mano, fantasia e coraggio è la rivelazione della settimana. Ha un po’ di… Federer!
NISHIKORI 7
Il tennis esulta per lo sfortunato veterano, eroe del Giappone che rialza la testa dopo tanti infortuni e troppi stop. Magari l’impresa di Coppa Davis lo rilancerà ancora una volta sul Tour a dispetto dei 35 anni
RUNE 6
Spinto dalla sua gente, ritrova lo spirito che lo aveva caratterizzato nei primi passi pro. Così lotta in doppio e firma il 2-2 lanciando la rimonta di Davis. Ma che brutta la prima prestazione in singolare contro Medjedovic!
MERTENS 5
Poco potente, ha privilegiato il doppio salendo al numero 1. Peccato, perché anche in singolare, dopo aver bussato alla porta delle top 10, delizia col suo tennis completo e dà qualche zampata qua e là
YASTREMSKA 4
Bellissima atleta, potente, potrebbe avere successo anche come modella, ma ma l’ucraina è troppo monocorde e troppo poco paziente, troppo lenta sul dritto e troppo fallosa. Così, il Paradiso può attendere
MEDJEDOVIC 3
A 21 anni ci sta di accusare la pressione sul 2-2 di coppa Davis, da numero uno della nazionale serba. Ma non è la prima volta che il pupillo di Djokovic mostra nervi troppo fragili e non trova alternative alla forza bruta
MUCHOVA 2
Ahilei, la paziente e ostinata Alexandrova è la sua bestia nera. Ma troppo spesso il talento ceco perde senza combattere e il 6-0 che rimedia nel primo set contro la russa è davvero deludente per la finalista del Roland Garros
BUBLIK 1
I soldi del Kazakistan non hanno aiutato e sostenuto il suo notevole genio tennistico. E, dopo aver fallito l’aggancio coi più forti, continua a tradirsi tutti i giorni facendo figuracce. E’ davvero un peccato!
TAUSON 0
Gli anni e le occasioni cominciano a passare anche per la potente erede di Caroline Wozniacki allevata alla scuola di Justine Henin. L’ex grande speranza non matura e piagnucola sempre troppo.
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