Vavassori, emozioni e sorrisi a Time Break

E' un ragazzo fortunato, Andrea Vavassori. Ma il suo sogno non gliel'hanno regalato, se l'è guadagnato un passo alla volta, una vittoria alla volta. Dieci titoli all'attivo in doppio, tre finali Slam con Simone Bolelli, tre trionfi in doppio misto con Sara Errani. Traguardi diversi con un punto in comune: il suo modo di fare squadra, la sua leggerezza da non confondere con la superficialità.
Lontano dal campo, Vavassori trasmette lo stesso sguardo sul mondo. Abbiamo trascorso una giornata con lui per raccontare l'altro tempo del torinese, tra una gara di Go kart ad alto tasso di adrenalina e una sfida “all’ultima pentola” in cucina, al centro della puntata di Time Break” in onda lunedì 8 settembre su SuperTennis.

Capace di attirare l'attenzione di una leggenda come Billie Jean King a New York e di guadagnarsi tifosi in tutto il mondo, “Wave” rinnova ogni giorno il suo percorso come storia di famiglia. Allenato da suo padre, Vavassori ha iniziato a sognare un futuro nel tennis a Pinerolo. E qui ci ha accompagnato, tra le vie del suggestivo centro storico. Ci ha aperto il suo cuore, raccontandoci i luoghi della sua infanzia. Scopriremo con lui il campo in cemento di nonno Arduino, in una frazione di Rivoli dove Andrea ha iniziato il suo viaggio. 

Da quei primi passi, gli obiettivi son diventati ogni volta più grandi, han cambiato natura e modificato il suo modo di vedere. Lo hanno spinto a evolvere, crescere, migliorarsi, a guardare oltre il suo percorso e i suoi traguardi entrando nel Board dell'ATP in rappresentanza dei doppisti.

Potrete scoprire questo e molto altro nella puntata intensa e sorprendente di Time Break dedicata ad Andrea Vavassori, capace di emozionare dentro e fuori dal campo. Protagonista di un percorso di atleta e di uomo fatto di ostacoli, cadute e rinascite, racconta a tutti noi l'importanza del credere sempre in se stessi e dell'essere disposti a cambiare orizzonti, direzione, modi di vedere per superare gli ostacoli. In fondo, come diceva anche il grande Michael Jordan, “i limiti sono spesso soltanto illusioni”.

È questa la lezione di Andrea Vavassori uomo e giocatore. Ha accettato il rischio di fallire, ha ridefinito la sua strada, scritto una nuova storia e vinto la sua sfida, quella più appassionante che non si misura in titoli e trofei: dimostrare che alla fine del cammino possiamo essere migliori di quello che immaginavamo.

Il format “Time Break”, scritto e condotto da Elena Ramognino con la regia di Federica Paglia, strizza l’occhio al mondo dei giovani, a quello dei social, quello dei nostri protagonisti che, tra match tennistici applicati alla cucina e attività inusuali, si mettono a nudo davanti alle telecamere.