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di Alessandro Mastroluca | 30 ottobre 2024
A Shanghai, per le Nitto ATP Finals 2007, fanno le cose in grande. Accolgono i tennisti con otto statue a grandezza naturale che raffigurano i protagonisti come i guerrieri del famoso Esercito di terracotta, una delle maggiori scoperte archeologiche del Novecento. Non c'è, perché non si è qualificato, David Nalbandian. L'argentino ha vinto nelle ultime settimane i Masters Series, come allora si chiamavano i tornei oggi noti come Masters 1000, di Madrid e Parigi-Bercy ma si è svegliato troppo tardi. Rinuncia anche al posto di prima riserva.
Il mondo ha occhi quasi solo per Roger Federer e Rafa Nadal, che guidano i due gruppi. Lo svizzero è già sicuro di chiudere il quarto anno di fila da numero 1. Inevitabili i confronti con i sei anni di regno incontrastato di Pete Sampras. Federer ha vinto tre Slam su quattro nel 2007, è arrivato a quota 12 major, appena due in meno di Pistol Pete. Ma non ha dominato come un anno fa. Ha vinto cinque titoli in meno, ha perso otto partite e in estate ha detto addio al coach australiano Tony Roche. Ha battuto per la prima volta Nadal sulla terra rossa, ma ha rischiato di perderci in finale a Wimbledon. Si sono sfidati anche in una particolare esibizione a Majorca, su un campo metà in terra e metà in erba.
Nel Gruppo rosso, Federer parte da grande favorito. Con lui c'è Andy Roddick, concentrato anche sulla prima finale in Davis degli Stati Uniti in quindici anni. C'è Fernando Gonzalez, mai oltre i quarti negli ultimi quattro tornei. E Nikolay Davydenko, su cui pesa l'investigazione per la partita disputata nel torneo di Sopot, in Polonia contro l'argentino Martin Vassallo Arguello.
Nel Gruppo Oro con Nadal, oltre a David Ferrer e Richard Gasquet, c'è il debuttante che incuriosisce tutti: Novak Djokovic. Ha iniziato la stagione da numero 16, l'ha chiusa da numero 3. Ha vinto Miami e Montreal, raggiunto la finale allo US Open, la semifinale a Parigi e Wimbledon. E ha già vinto un torneo con la formula del round robin, ad Adelaide. Uno dei pochi mai giocato perché la sperimentazione si è rivelata un flop clamoroso. Novak Djokovic è arrivato a Shanghai circondato da grandi ambizioni. A Montreal ha battuto Nadal, Federer e Roddick, i primi tre del mondo all'epoca. La sicurezza non gli manca. È famoso anche per le imitazioni dei rivali, anche di Roddick che non la prende benissimo. In conferenza stampa, prima delle Nitto ATP Finals 2007, lo interrompe e gli dà il consiglio che gli cambia la vita: “Perché non aspetti di aver vinto qualcosa di importante prima di prendere in giro gli altri?”. Dovrà aspettare ancora.
L'incertezza alle Nitto ATP Finals 2007 sembra l'unica costante di una fase a gironi in cui i big si scoprono a sorpresa vulnerabili. Inizia Federer, che ha vinto quindici partite su quindici nei gironi nella storia del torneo. E debutta contro Fernando Gonzalez che ha battuto dieci volte su dieci. Federer ottiene cinque punti in più, ma vince il cileno. I riferimenti alla famosa battuta di Gerulaitis si sprecano. Federer torna in campo nella seconda giornata contro Davydenko, e il dieci a zero nei precedenti suona adesso un po' più sinistro, ma si rimette in corsa. Federer si gioca il primo posto all'ultima mano contro Andy Roddick. Per lo svizzero è una buona notizia. Non perde uno scontro diretto dal 2003. Il bilancio degli scontri diretti a fine carriera darà la dimensione di quella che non si dovrebbe chiamare nemmeno rivalità: Federer venti, Roddick tre. La sfida di Shanghai non rientra fra le tre.
Nadal vince la prima partita contro Djokovic, che perderà tutti i tre incontri a Shanghai e archivia la sua prima partecipazione senza vincere nemmeno un set. Nel secondo round di incontri, cade Nadal. Lo spagnolo al coperto non è proprio a suo agio e perde in rimonta contro David Ferrer, che già l'aveva eliminato agli ottavi allo US Open. Il valenciano, modesto come sempre, a fine partita riconosce che le due vittorie non cambiano i rapporti di forza. “Sono più bravo di lui solo alla Playstation” dice. Comunque, grazie al successo nel girone, Ferrer passa in semifinale come primo davanti a Rafa. Dunque, sarà di nuovo Federer-Nadal in semifinale. Nell'altra si affrontano Ferrer e Roddick.
Novak Djokovic deluso alle Nitto ATP FInals 2007 (Getty Images)
Nella prima semifinale Ferrer, che ha la febbre, Roddick, bloccato dal mal di schiena, 61 63 senza mai perdere il servizio. In tanti hanno pensato che A-Rod si ritirasse alla fine del primo set, durato 28 minuti. Invece resta in campo anche se non riesce a spingere con il diritto, il suo colpo migliore. Ferrer concede palle break solo sul 4-2, ma le salva. Alla prima partecipazione alle Nitto ATP Finals, va in finale. Aspetta il vincitore del "Fedal". Nadal allenta la pressione. “Se Roger gioca al meglio, non ho speranze” dice. Federer si mostra sicuro: “Fa sempre così, ma in fondo ha ragione. Sul veloce, al coperto, il favorito sono io”.
Dopo i primi game, e una palla break concessa nel settimo game del primo set, Federer avvia la sua masterclass al servizio. Dal 5-4, vince sei game di fila. Mette in campo l'81% di prime, chiude 64 61 con undici ace e nessun doppio fallo. “Su questa superficie è certamente migliore di me” ammette Rafa. Roger sa di essere il favorito d'obbligo contro Ferrer in finale. “Ma ho già incontrato in passato giocatori capaci di battere i migliori e poi anche me in finale qui” dice. Ogni riferimento è ovviamente a David Nalbandian.
Roger Federer e Rafa Nadal alle Nitto ATP Finals 2007 (Getty Images)
Nel suo percorso alle Nitto ATP Finals, Federer rivede un po' l'andamento dello US Open di quell'anno. A Flushing Meadows Ha faticato un po' per arrivare alla seconda settimana, poi dai quarti non c'è stata storia: ha battuto in tre set, uno dopo l'altro, Davydenko, Roddick e Djokovic.
Il passato racconta che Ferrer è un avversario ideale per lui. L'ha battuto sette volte in sette confronti. Si sono allenati insieme prima del torneo, svela lo svizzero. “E già allora stava giocando molto bene” spiega. Ferrer è numero due di Spagna e sei del mondo. Ma non perde la sua classica modestia: “Non sono al livello di Nadal, Djokovic o Federer” dice. Ha giocato però la sua migliore stagione finora in carriera. Ha vinto tre titoli su tre superfici diverse, giocato allo US Open la prima semifinale Slam di sempre, si è qualificato per la prima volta alle Nitto ATP Finals ed è in finale da imbattuto. Non ruba l'occhio, non ha un tennis che rapisce gli esteti, ma ha una velocità di pensiero e una resistenza nelle gambe che possono sfiancare. Ha forgiato la motivazione massacrando il fisico, per ottenere la massima risposta in campo. Ecco, risposta è la parola chiave di tutto il suo gioco. Nel 2007, vanta la percentuale più alta di break ottenuti e di punti vinti contro la seconda di servizio nel circuito ATP.
In finale, contro un Federer al termine di quella che ha definito una stagione di svolta della sua carriera, si scopre presto l'uomo sbagliato nel momento sbagliato. Federer, infatti, demolisce le sue certezze dal primo all'ultimo punto. Salva tutte le quattro palle break concesse, e domina la scena. Come James Blake un anno fa, in finale Ferrer vince solo sette game. I tifosi spagnoli, pure presenti in buon numero a Shanghai, fanno quel che possono.
Ma nessun incitamento ha il potere di cambiare la storia. Federer si impone 62 63 62, vince le Nitto ATP Finals per la quarta volta in cinque finali consecutive e avvicina così il record di titoli di Pete Sampras e Ivan Lendl È il suo ottavo trofeo in stagione, il numero 53 in carriera. Chiude il 2007 con dieci milioni di dollari di montepremi all'attivo e un bilancio comprensibilmente positivo. “Ho battuto Nadal per la prima volta sulla terra rossa, ho più vittorie che sconfitte contro lui e Djokovic – dice -. Non avrò vinto dieci tornei, ma non serve per rimanere tutto il tempo al vertice della classifica. Se manterrò questo livello, ho grandi possibilità di continuare così anche l'anno prossimo”. Nel 2008 scoprirà cosa si cela dietro quel “se”. Ma questa è un'altra storia.
SINGOLARE
Gruppo Rosso: Roger Federer, Nikolay Davydenko, Andy Roddick, Fernando Gonzalez.
Gruppo Oro: Rafael Nadal, Novak Djokovic, David Ferrer, Richard Gasquet.
Round Robin: Nadal b. Gasquet 36 63 64; Ferrer b. Djokovic 64 64; Gonzalez b. Federer 36 76(1) 75; Roddick b. Davydenko 63 46 62; Ferrer b. Nadal 46 64 63; Gasquet b. Djokovic 64 62; Federer b. Davydenko 64 63; Roddick b. Gonzalez 61 64; Nadal b. Djokovic 64 64; Ferrer b. Gasquet 61 61; Federer b. Roddick 64 62; Davydenko b. Gonzalez 64 63
Semifinali: Federer b. Nadal 64 61; Ferrer b. Roddick 61 63
Finale: Federer b. Ferrer 2 63 62
DOPPIO
Gruppo Rosso: Mark Knowles-Daniel Nestor, Simon Aspelin-Julien Knowle, Lukas Dlouhy-Pavel Vizner, Arnaud Clement-Michael Llodra.
Gruppo Oro: Paul Hanley-Kevin Ullyett, Martin Damm-Leander Paes, Jonas Bjorkman-Max Mirnyi, Jonathan Erlich-Andy Ram.
Round Robin: Damm-Paes b. Bjorkman-Mirnyi 64 61; Erlich-Ram b. Hanley-Ullyett 76(1) 36 14-12; Knowles-Nestor b. Clement-Llodra 26 75 10-5 (Match TB); Aspelin-Knowle b. Dlouhy-Vizner 76(1) 62; Hanley-Ullyett b. Bjorkman-Mirnyi 76(3) 64; Damm-Paes b. Erlich-Ram 64 75; Dlouhy-Vizner b. Clement-Llodra 36 63 10-5 (Match TB); Knowles-Nestor b. Aspelin-Knowle 63 75; Bjorkman-Mirnyi b. Erlich-Ram 64 36 10-7 (Match TB); Hanley-Ullyett b. Damm-Paes 63 64; Dlouhy-Vizner b. Knowles-Nestor 63 46 11-9 (Match TB); Aspelin-Knowle b. Clement-Llodra 76(3) 76(5).
Semifinali: Aspelin-Knowle b. Damm-Paes 64 64; Knowles-Nestor b. Hanley-Ullyett 63 67(8) 10-5 (Match TB).
Finale: Knowles-Nestor b. Aspelin-Knowle 62 63.