

La tunisina n.7 del mondo, dopo un primo set a fasi alterne, nel secondo si era portata avanti sul 5-2 prima di subire la rimonta dall'azzurra. L'epilogo arriva invece al tie-break e solo al quinto match point
di Ronald Giammò | 12 ottobre 2023
Sfumano i quarti per Lucia Bronzetti e con loro la speranza di avere due tenniste azzurre ancora presenti nel tabellone dello “Zhengzhou Open” (WTA 500 - montepremi 780.637 dollari). L'azzurra n.63 del mondo è stata battuta in due set - 63 76(5) - dalla n.7 del mondo nonché testa di serie n.4 del seeding Ons Jabeur, giunta alla sua 35° vittoria stagionale in un main draw. Poi però ha dato forfait per un infortunio al ginocchio. Dunque Daria Kasatkina, che ha sconfitto la cinese Zhuoxuan Bai, è direttamente in semifinale.
Unfortunately, after an amazing fight, @Ons_Jabeur is forced to withdraw due to a knee injury. ??
— Zhengzhou Open (@ZhengzhouOpen) October 12, 2023
Get well soon, Ons! We absolutely loved having you around! ?????? pic.twitter.com/q9zrjSVUZt
Più solida e costante, la tunisina dopo un avvio di match scandito da numerose palle break, è riuscita per prima a trovare misura e precisione impedendo a Bronzetti di entrare in ritmo e forzandone di sovente gli errori. Pur costretta a rincorrere, e non aiutata da una prima efficace, la n.63 del mondo non ha mai alzato bandiera bianca restando sempre dentro il match costruendosi anche numerose occasioni da break per riaprirlo (ben 8 nel primo set). Sotto 5-2, Bronzetti è infatti riuscita a recuperare i due break di svantaggio annullando tre match point e trovando alla seconda occasione lo spunto giusto per portare il parziale al tie-break. Dove è infine giunto l'epilogo, al quinto match point e dopo due ore di gioco, per una Jabeur nei cui occhi il sollievo per il pericolo scampato superava la gioia di una vittoria rivelatasi più complicata del pevisto.
Inutile cercare di trovare una ratio nel primo parziale di gioco. Break e controbreak si susseguono nei primi cinque game, e alla fine è Jabeur a trovare quel minimo di precisione e costanza nei suoi colpi per poter chiudere davanti. Eppure nei numeri già si intuisce qualcosa del copione che assumerà l'incontro: Bronzetti infatti, pur facendo registrare la metà dei colpi sbagliati della sua rivale (6-12) è infatti parca nel numero dei vincenti (3-13), e se la sensazione è quella di una maggiore caratura in favore della tunisina tre volte finalista di un Grand Slam, il presentimento è che qualora trovasse più abbrivio nei suoi colpi Bronzetti possa avere le carte in regola per complicare più del dovuto la giornata alla sua avversaria.
L'avvio di secondo set però sconfessa sensazioni e costringe a ricalibrare le riflessioni. Jabeur si fa sempre più implacabile: il ginocchio operato - e ieri fasciato con del tape - sembra tenere, e le sue traiettorie costringono agli straordinaria l'italiana che non può far altro che incassare palle break e difendersi quanto più possibile. Sotto 5-2 e con Jabeur alla battuta per chiudere il match, inizia però un'altra partita. La tunisina crede che l'inerzia accumulata fin lì le basti per aggiudicarsi gli ultimi quattro punti, ma così non è ed è lei stavolta a dover fare i conti con la fretta, l'imprecisione e i primi segni di frustrazione.
Tutto carburante utile per la fiducia dell'italiana che sale di giri, trova vincenti, costringe all'errore la sua rivale, recuperando i due break di svantaggio non prima di aver anche annullato la prima delle quattro complessive palle match da lei fronteggiate. Nell'11°game Bronzetti perde ancora una volta il servizio concedendo nuovamente a Jabuer l'occasione di chiudere il match, e ancora una volta è la tunisina a mancare l'appuntamento nel corso di un 12°game costellato da altri tre match point annullati e tre palle break cancellate dalla n.7 del mondo. Sull'ottava non può nulla e il set si prolunga così fino al tie-break. Dove in un crescendo di emozioni, e dopo esser stata anche in vantaggio di un mini break, Bronzetti incappa infine nell'errore fatale su cui si arresta la sua rimonta.
Un risultato secondo pronostico, dunque. Ma punteggio e modalità sono i souvenir migliori con cui archiviare questo swing asiatico per l'azzurra, capace di cogliere i quarti di finale a Guangzhou e a Ningbo, e in grado adesso di guardare con maggiore ottimismo a un finale di stagione in cui potrà tentare di togliersi altre soddisfazioni.
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