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Swiatek: "Non penso al n.1, voglio continuare a migliorare"

"Sono contenta di poter competere per il n. 1 di fine anno", ha detto la polacca nella conferenza stampa alla vigilia del WTA 1000 di Pechino, già vinto nel 2023. "La mia priorità è migliorare nel gioco e concentrarmi sulle mie sensazioni"

di | 24 settembre 2025

Swiatek esegue un rovescio (Getty Images)

Swiatek esegue un rovescio (Getty Images)

Iga Swiatek ha iniziato col piede giusto l’ultimo scorcio di stagione, a poco più di un mese dalle WTA Finals di Riad (1-8 novembre). La polacca, n. 2 del mondo, ha conquistato a Seoul il 25esimo titolo della sua carriera (il terzo nel 2025) ed è ora attesa dal penultimo WTA 1000, il China Open di Pechino.

Nel quale, data l’assenza di Aryna Sabalenka per problemi fisici, la tennista di Varsavia sarà testa di serie n. 1. In un posto dove già due anni fa riuscì ad imporsi, vincendo la finale contro Liudmila Samsonova. Un successo ricordato anche nella conferenza stampa prima del torneo.

Swiatek col trofeo del WTA 1000 di Pechino nel 2023 (Getty Images)

Swiatek col trofeo del WTA 1000 di Pechino nel 2023 (Getty Images)

Nella quale, comunque, ha fatto capire di non volersi caricare di troppe pressioni. La sua stagione, d’altronde, ha vissuto una vera svolta a partire dall’estate. Scesa al n. 8 del mondo dopo la mancata difesa del titolo, la polacca ha infatti prima trionfato a Wimbledon, e poi anche nel “1000” di Cincinnati.

Un “filotto” che – insieme al trofeo vinto in Corea – l’ha rimessa prepotentemente in corsa, almeno sulla carta, per chiudere la stagione in vetta alla classifica mondiale. Un traguardo che non sembra prioritario, per lei (già riuscita nell’impresa sia nel 2022 che nel 2023). “So già che pensare al ranking non è la strada giusta, sia che tu sia n. 2 sia che tu sia n. 1. Sono solo numeri. Non cambia il fatto che devi sentire il tennis e concentrarti sul miglioramento in campo, e poi i risultati arrivano di conseguenza”.

La Race che tiene conto dei punti nell’anno solare, e che alla fine delle Finals diventerà la classifica ufficiale, vede ora ancora in vantaggio Sabalenka: la bielorussa è a quota 9.610 punti, mentre Swiatek insegue con 8.043, ma con l’occasione di disputare appunto un “1000” senza la diretta rivale.

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“È una situazione diversa dall’anno scorso, quando non ho potuto lottare per guadagnarmi il n. 1 di fine anno – ha detto, ricordando lo stop forzato a causa della positività alla trimetazidina per una contaminazione –. Adesso sono solo felice di essere qui e poter competere. Ma devo dire che il mio focus principale resta legato al tennis, a come voglio giocare, e alle mie sensazioni in campo in campo”.

Sensazioni positive che ad esempio ha ritrovato a Seoul, dopo una finale non iniziata nel migliore dei modi: “Di solito, quando vinco è perché mi sento bene. Questa volta non stavo benissimo, ma l’ho ribaltata”. Vincere giocando anche non al meglio delle proprie possibile, in effetti, è l’ingrediente principale per restare al top. E, nel caso di Swiatek, anche quello che può far annaffiare, dentro di lei, il sogno di tornare ad essere la più forte.

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