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Paolini verso le WTA Finals, Garbin a SuperTennis: "Ha aggiunto tante variazioni e stanno funzionando"

Tathiana Garbin ha analizzato le novità tecniche e tattiche nel gioco di Jasmine Paolini a Tennis Talk su SuperTennis. "Varia tanto il ritmo, gioca sempre più vicino al campo e conclude spesso a rete. L'aiuto di Sara Errani è evidente" ha detto. Secondo Paolo Lorenzi è questa la chiave per battere le top player che hanno uno schema solo

14 ottobre 2025

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foo Getty Images)

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foo Getty Images)

Può essere la settimana decisiva per la qualificazione alle WTA Finals di Jasmine Paolini. Già certa di un posto in doppio con Sara Errani, le azzurre sono infatti la coppia migliore del 2025 in base alla Race, arrivando in finale a Ningbo sarebbe certa di una seconda partecipazione consecutiva anche in singolare. Sarebbe la migliore conferma possibile di quei progressi che l'hanno portata al trionfo agli Internazionali BNL d'Italia e al suo personale record di vittorie in stagione.

"Jas ha introdotto numerose novità nel suo reparto tecnico-tattico e secondo me hanno funzionato molto bene. L'aiuto di Sara è evidente, variazioni che sono sempre più evidenti, allaccia le giocate in maniera molto più importante. Oltre alle sue tipiche spinte gioca questa palla carica dando tante variazioni di ritmo e questo la porta a stare sempre più vicino al campo e concludere spesso anche a rete. Sono piccoli dettagli però fanno la differenza" ha spiegato la capitana di Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, ospite a Tennis Talk su SuperTennis.

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Garbin ha sottolineato in particolar modo il livello di gioco che Paolini è riuscita a esprimere nel quarto di finale del WTA 1000 di Wuhan contro Iga Swiatek. "Non mi piace parlare di perfezione, perché nel tennis non è mai un traguardo, ma tre errori non forzati in un intero match è qualcosa di incredibile - ha detto Garbin - Sono impressionanti i numeri, a parte le sei palle break sfruttate che dimostrano una determinazione evidente in quei momenti salienti del match, ha fatto l'87% di punti con la seconda di servizio. Metteva sempre pressione e soprattutto mi dava l'idea che sapesse sempre dove andava a servire l'avversaria, sfruttava sempre questa anticipazione di gioco e credo che questo sia stato determinante".

Esplosività e una più affinata visione di gioco rappresentano il mix vincente di Paolini, difficile da contrastare anche per le avversarie meglio classificate che spesso non brillano per continuità di rendimento (vedi la stessa Swiatek, la teenager Mirra Andreeva, ma in certi casi anche la stessa numero 1 del mondo Aryna Sabalenka. "Jasmine fa andare la palla molto più veloce delle altre: quando colpisce, le esce dalla racchetta con una facilità incredibile. Però per riuscire a giocare con le prime ha dovuto iniziare a pensare di più" ha sottolineato a Tennis Talk Paolo Lorenzi, direttore degli Internazionali BNL d'Italia. "Sta lavorando tantissimo adesso anche con Sara per cercare proprio delle giocate diverse, per aggiungere qualcosa al proprio gioco. Per le caratteristiche che ha, per come si muove, per come colpisce la palla, per come può far girare la palla, cosa che ha imparato nell'ultimo periodo, Paolini si è accorta che può proprio mettere in difficoltà le prime che invece hanno uno schema solo".

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