La sedicenne australiana Emerson Jones ha lasciato appena quattro game alla cinese Xinyu Wang all'esordio ad Adelaide. Non aveva mai affrontato una Top 50 in carriera
di Alessandro Mastroluca | 06 gennaio 2025
A sedici anni Emerson Jones continua a far parlare di sé. Prima australiana numero 1 junior dai tempi di Jelena Dokic nel 1998, numero 371 nel ranking WTA, ha dominato 64 60 la numero 37 del mondo, la cinese Wang Xinyu, all'esordio dell'Adelaide International, WTA 250 al Memorial Drive trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX.
Finalista all'Australian Open e al Roland Garros junior, campionessa alle ITF World Junior Finals, eletta atleta australiana junior dell'anno con Maya Joint, Jones non aveva mai affrontato una Top 50 in carriera. "All'inizio ero un po' preoccupata, non sapevo cosa aspettarmi non avendo mai giocato contro una giocatrice con questa classifica. Man mano che la partita andava avanti, però, ho capito che stavo giocando bene e che avrei potuto avere una chance di vincere" ha detto. "Certo non mi aspettavo di giocare come una Sabalenka ma il mio livello è stato davvero ottimo".
Nell'ultimo anno Jones ha spiegato di essere mentalmente migliorata. "Ogni volta che scendo in campo mi dico che devo essere forte di testa perché il tennis è questo" ha spiegato in conferenza stampa dopo la partita.
I risultati parlano per lei. La biondina aussie dal rovescio da applausi, a maggio ha impressionato il pubblico milanese vincendo il Trofeo Bonfiglio (all’epoca aveva ancora 15 anni), battendo in finale un’altra grande promessa del tennis femminile, l’italo-americana Tyra Grant.
In parte lo deve alla genetica: suo padre Brad ha vinto la medaglia Brownlow del campionato AFL 25 anni fa (è il più prestigioso riconoscimento per un giocatore di football australiano), la madre Loretta Harrop è stata campionessa mondiale di triathlon e medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atene 2004.
Inevitabili in Australia sono già scattati i paragoni con Ashleigh Barty, tre volte campionessa Slam che ha lasciato il tennis quando era numero 1 del mondo. "E' grandioso essere paragonata a Ash" ha concluso. "Anche quando giocavo i tornei junior, era eccitante sentire le persone dire che stavo seguendo le sue orme. Ash è stata una giocatrice straordinaria, ripetere quel che ha fatto lei sarà durissimo. Ma voglio vedere come andrà".