
La britannica si aggiudica in due set la sfida tra campionesse Slam negli ottavi del “Mubadala Citi DC Open”: prossima avversaria la greca Sakkari, sempre sconfitta nei tre confronti precedenti
di Tiziana Tricarico | 24 luglio 2025
Con una prestazione piuttosto convincente Emma Raducano ha centrato un posto nei quarti di finale del “Mubadala Citi DC Open” (WTA 500 - montepremi 1.282.951 dollari) che si sta disputando sui campi in cemento del William H.G. FitzGerald Tennis Center di Rock Creek Park a Washington, la capitale degli Stati Uniti, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX.
Nel match più intrigante degli ottavi la britannica, n.46 WTA, ha battuto per 64 62, in un’ora e 21 minuti di gioco, la giapponese Naomi Osaka, n.51 WTA.
Raducanu troverà nei quarti la greca Maria Sakkari, n.90 del ranking, che ha eliminato in due set tiratissimi la statunitense Emma Navarro, n.11 del ranking e seconda favorita del seeding. La 22enne di origini canadesi (è nata a Toronto) ha vinto tutti e tre i confronti precedenti con la 29enne di Atene - il più recente al primo turno del “1000” di Dubai lo scorso febbraio - senza perdere nemmeno un set.
Making a statement ??@EmmaRaducanu battles past Osaka 6-4, 6-2 to return to the quarterfinals in Washington DC.#MubadalaCitiDCOpen pic.twitter.com/9ffyJOTXNy
— wta (@WTA) July 24, 2025
Il match. Nella loro prima sfida l’inizio del primo set è piuttosto equilibrato, poi Naomi combina un mezzo disastro nel quinto gioco, aperto con un doppio fallo e chiuso con un altro doppio fallo sulla palla-break (3-2).
Emma conferma il vantaggio con un turno di battuta tenuto a zero (4-2) e lo gestisce con sicurezza fino al decimo game quando recupera da 15-30 e si assicura il 6-4 alla prima palla utile.
Osaka accusa il colpo e cede la battuta anche in avvio di seconda frazione: la giapponese alterna cose ottime ad errori banali. Nel quarto gioco non sfrutta la prima palla-break offerta nell’incontro da Raducanu (3-1) e in quello successivo è lei a perdere di nuovo il servizio (4-1).
La britannica fa il vuoto (5-1) e nel settimo game ha un match-point ma la giapponese riesce ad allungare un po’ la partita (5-2).
Solo un po’, però, perché nell’ottavo gioco, dopo aver mancato un altro match-point e cancellato una palla-break, Emma con un diritto d’attacco profondo che costringe Naomi all’errore archivia la pratica (6-2).
Quello che ha fatto la differenza in favore di Raducanu è stata soprattutto la percentuale di punti ottenuti in risposta sulla seconda di Osaka (il 67.9%) e la percentuale di prime in campo (il 68.4% contro il 46.2%).
“Sapevo che avrei dovuto gestire al meglio i miei game di servizio, e sono molto orgogliosa di come l'ho fatto - ha detto Emma nell'intervista in campo -. Poi, una volta prese le misure, sono riuscita ad entrare nei suoi game di battuta.... Se metti troppe seconde Naomi ti punisce. Ho dovuto fidarmi delle mie capacità sulla seconda di servizio e andare a segno".

Per quanto difficile da credere, Emma ha ancora solo 22 anni. Ha ancora un solo titolo in carriera, ma che titolo: gli US Open del 2021, quando 18enne partì dalle qualificazioni ed arrivò al successo vincendo dieci match senza perdere un set. Da allora quello di Raducanu è stato un percorso difficile e complicato poiché il suo corpo non ha retto bene alle esigenze fisiche del gioco. Ma dopo tre diversi interventi chirurgici nel 2023 (entrambi i polsi e caviglia) e una pausa di otto mesi, la britannica ha cominciato gradualmente a trovare il suo ritmo e si ripresa un posto almeno in top 50, lei che era arrivata fino all’élite mondiale (n.10 a luglio del 2022). A Washington, dove difende i quarti del 2024, aveva esordito con una brillante vittoria in due set contro l’ucraina Kostyuk, n.27 del ranking e 7 del seeding. Ora il successo su Osaka con la prospettiva di affrontare un’avversaria tutt’altro che fuori dalla sua portata.
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