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Wuhan LIVE: Sabalenka stoppa Rybakina (e fa un favore a Jas), semifinale contro Pegula

Nel “Dongfeng-Voyah Wuhan Open” la numero uno del mondo batte in due set la kazaka (n.8), fa un “favore” a Paolini ed allunga a 20 successi la sua serie positiva nel torneo. Avanti anche Jessica (n.6), oramai diventata la “signora terzo set”

di | 10 ottobre 2025

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Aryna Sabalenka saluta il pubblico (foto Getty Images)

E’ in versione discretamente impressionante Aryna Sabalenka, approdata perla quarta volta in semifinale al “Dongfeng-Voyah Wuhan Open”, ultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 3.654.963 dollari che si sta disputando sui campi in cemento di Wuhan, in Cina, e che è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.

Rientrata questa settimana dopo il trionfo bis allo Us Open (quarto trofeo Slam della carriera), la numero uno del mondo nei quarti ha battuto per 63 63, in un’ora e 25 minuti di partita, la kazaka Elena Rybakina, n.9 del ranking ed ottava testa di serie, superata per l’ottava volta in tredici sfide ma solo per la prima in due set. La bielorussa ha anche fatto un “favore” a Jasmine Paolini, in lotta con Rybakina per un posto alle WTA Finals di Riyadh di novembre (a causa di questa sconfitta la kazaka resterà nona nella Race alle spalle dell’azzurra indipendentemente dal risultato di quest’ultima).

“Elena ed io abbiamo una storia davvero lunga l'una contro l'altra - ha commentato Sabalenka nella sua intervista in campo -. Sono sempre state grandi battaglie, che mi hanno spesso spinto al limite per ottenere la vittoria”.

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Questa volta, però, è stato meno complicato. La bielorussa ha avuto un solo passaggio a vuoto, sul 4-1 con doppio break nel secondo set, quando ha lasciato che Rybakina si rifacesse sotto (Elena ha avuto la palla per il 4 pari), prima di chiudere nel nono game straoppando di nuovo il servizio alla kazaka. Non a caso, la vittoria più netta di Aryna nella loro rivalità è arrivata nel torneo che è da tempo uno dei preferiti di Sabalenka: qui ha vinto il suo primo titolo da “1000” nel 2018 e in quattro partecipazioni (tra prima e post pandemia) non ha ancora perso una partita. La tre volte campionessa (2019, 2019 e 2024) ha portato a 20-0 il suo record perfetto, la serie più lunga in un singolo evento che eguaglia quella di Caroline Wozniacki, vincitrice delle sue prime 20 partite a New Haven, inclusi tre titoli, tra il 2008 e il 2012.

La 27enne di Minsk, che a inizio settembre ha trionfato per il secondo anno di fila allo Us Open, è in serie positiva da nove match: proverà ad allungare l’imbattibilità nella semifinale di sabato contro Jessica Pegula. Il bilancio dei precedenti due vede Sabalenka in vantaggio per 8-2: la numero uno del mondo ha vinto le ultime quattro sfide, la più recente il mese scorso in semifinale a New York.

Jessica Pegula (foto Getty Images)

Jessica Pegula (foto Getty Images)

Chiamatela “lady third set”

Vincere in rimonta, o comunque al terzo, sta diventando un’abitudine per Jessica Pegula, che nel corso della stagione ha giocato 26 partite in tre set, il numero più alto del tour, con un bilancio di 15 vittorie ed 11 sconfitte. Tre di queste le ha giocate proprio a Wuhan e l’ultima le ha permesso di pareggiare il record stagionale di vittorie in match lunghi di Madison Keys. Nei quarti Pegula, n.6 del ranking e del seeding, si è imposta per 26 60 63, in un’ora e 39 minuti, sulla ceca Katerina Siniakova, n.62 WTA, proveniente dalle qualificazioni. Per la settima volta consecutiva nelle ultime sette partite la 31enne di Buffalo ha giocato tre set e per la sesta volta è riuscita a vincere.

“Non ricordo l'ultima volta che ho giocato solo due set”, aveva scherzato dopo aver battuto Alexandrova, ma nemmeno più di tanto. Nella sfida dei quarti contro Siniakova la statunitense ha perso il primo set per 6-2 in poco più di 30 minuti e dopo aver trascorso più di 15 ore in campo negli ultimi 13 giorni sembrava esausta. Poi è successo di nuovo. Jessica ha dominato il secondo set in soli 23 minuti, chiudendo con un “bagel”, ed ha completato l’opera nel terzo (break al quinto e al nono gioco) raggiungendo la sua prima semifinale a Wuhan.

Nemmeno lei è riuscita a spiegare come abbia resistito a tanta fatica: “Non lo so, immagino di essere davvero in ottima forma - ha detto la 31enne di Buffalo dopo il match -. Non credo proprio di aver bisogno di allenarmi ancora o di lavorare sul fisico, perché sono riuscita a superare queste partite e a giocare davvero bene. Sono felice di essere riuscita a capire come funzionano le cose. Ovviamente, vorrei che fosse più semplice per il mio benessere mentale e fisico, ma se vincessi tutte le partite per il resto della mia vita in tre set, penso che sarei piuttosto felice”.

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Anche Coco in semifinale

Approda al penultimo atto anche l'altra statunitense Coco Gauff, n.3 del ranking e del seeding, che si è sbarazzata per 63 60, in un’ora e 25 minuti, della veterana tedesca Laura Siegemund, n.57 WTA, scesa di nuovo in campo con la coscia destra vistosamente fasciata ed apparsa piuttosto in difficoltà dalle fasi finali del primo set (per lei anche un “medical time out” prima dell’inizio del secondo parziale). Per la 21enne di Atlanta, Georgia, si tratta della seconda volta di fila al penultimo atto a Wuhan (lo scorso anno fu fermata da Sabalenka).

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