Nel “Dongfeng-Voyah Wuhan Open” la numero uno del mondo ha superato in rimonta la slovacca Sramkova, allungando a 18 successi la sua serie positiva nel torneo. Agli ottavi anche Gauff (n.3), Pegula (n.6) e Rybakina (n.8)
di Tiziana Tricarico | 08 ottobre 2025
Anche se ci mette un set a ritrovare il ritmo-partita, è vincente il rientro nel tour di Aryna Sabalenka che ha esordito positivamente nel “Dongfeng-Voyah Wuhan Open”, ultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 3.654.963 dollari che si sta disputando sui campi in cemento di Wuhan, in Cina, e che è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.
Tornata in campo per la prima volta dopo il trionfo bis allo Us Open (quarto trofeo Slam della carriera), la numero uno del mondo ha superato in rimonta al secondo turno (per lei l’esordio) la slovacca Rebecca Sramkova, n.68 WTA: 46 63 61 lo score con cui la 27enne di Minsk ha archiviato la pratica, dopo un’ora e 58 minuti di partita.
“Devo dire che lei ha giocato un tennis incredibile, soprattutto nel primo set - ha detto Sabalenka nell'intervista in campo -. Non potevo fare molto. Sapevo che dopo la piccola pausa non sarebbe stato facile ritrovare il ritmo, ma sono davvero contenta di aver trovato il mio gioco nel secondo set, di essere stata aggressiva e di aver giocato davvero bene”.
Wuhan è da tempo uno dei tornei preferiti di Sabalenka; qui ha vinto il suo primo titolo da “1000” nel 2018 e in quattro partecipazioni (tra prima e post pandemia) non ha ancora perso una partita. La tre volte campionessa (2019, 2019 e 2024) ha portato a 18-0 il suo record perfetto a Wuhan, la serie più lunga in un singolo evento da quando Caroline Wozniacki ha vinto le sue prime 20 partite a New Haven, inclusi tre titoli, tra il 2008 e il 2012.

Dodici mesi fa Sramkova - che qui all’esordio ha eliminato Kalinskaya - era entrata nella top 50 dopo aver vinto il suo primo titolo WTA a Hua Hin e aver raggiunto altre due finali, a Monastir e Jiujiang. Contro la regina del tennis mondiale la slovacca è partita fortissimo: tre vincenti puliti nel game d’apertura, dei quali due in risposta, le hanno permesso di strappare immediatamente il servizio a Sabalenka. Questo ha segnato un primo set nel quale Sramkova ha cercato di sferrare i colpi più potenti in ogni scambio, riuscendoci in gran parte. La 28enne di Bratislava ha messo a referto 15 vincenti, tra cui 5 ace e 4 risposte. Al contrario la 27enne di Minsk è riuscita a mettere a segno solo tre vincenti da fondo campo.
Anche in avvio di seconda frazione Sramkova ha continuato ad essere più propositiva in attacco, ma dal quarto game Sabalenka ha alzato il livello, strappando per la prima volta il servizio alla sua avversaria. E la partita è girata. Aryna non ha perso più questo slancio, ha iniziato a resistere ai colpi di Sramkova e, negli scambi più lunghi e intensi, ha sempre trovato la soluzione per chiudere. Ed il suo numero di vincenti è salito a 24 nel secondo e terzo set, di cui 20 da fondo campo. La quattro volte campionessa Slam ha avuto solo due momenti difficili negli ultimi due set, superando entrambe le prove con un tennis aggressivo. Sul 4-2 nel secondo set e sul 4-1 nel terzo, Sabalenka ha dovuto salvare - rispettivamente - cinque e quattro break point.
Negli ottavi Sabalenka troverà la russa Liudmila Samsonova, n.20 del ranking e 16 del seeding, che ha superato anche lei in rimonta (36 63 61, in un’ora e 56 minuti) la statunitense Sofia Kenin, n.28 WTA. Sabalenka è in vantaggio per 3-2 negli scontri diretti con la 26enne di Olenegorsk e si è imposta negli ultimi due, il più recente nei quarti ad Indian Wells nel marzo scorso.
In chiave Race to Riyadh, successo di Elena Rybakina, n.9 del ranking ed ottava testa di serie, che si è sbarazzata per 64 63, in un’ora e 23 minuti, della rumena Jaqueline Cristian, n.48 WTA. Giovedì la kazaka - diretta concorrente di Paolini per uno dei tre posti rimasti da assegnare per le WTA Finals - dovrà vedersela con una delle giocatrici più in forma del momento, la ceca Linda Noskova, reduce dalla sua prima finale da “1000” raggiunta a Pechino. La 23enne di Vsetin, n.17 WTA (“best” proprio grazie al China Open”), ha sconfitto per 76(2) 63, in un’ora e 28 minuti di partita, la giapponese Naomi Osaka, n,16 WTA e 11esima testa di serie.
Nella Race live Paolini (con 3.861 punti) è ottava davanti a Rybakina (3.818 punti), questo perché la kazaka a Wuhan sta disputando il 19esimo torneo del 2025 (e per la Race si possono conteggiare solo 18 risultati) quindi è costretta a scartare i punti conquistati nel “500” di Berlino (108 punti dei quarti). Di conseguenza dai 120 punti ottenuti per gli ottavi a Wuhan deve sottrarne 108, potendone quindi conteggiare solo 12. In pratica per rimanere davanti a Paolini alla fine dell’ultimo WTA 1000 dell’anno deve vincere una partita in più dell’azzurra. Per Jasmine Wuhan è invece il 18esimo torneo della stagione.

Negli altri match di terzo turno disputati oggi da segnalare la vittoria della statunitense Jessica Pegula, n.6 del ranking e del seeding, che ha avuto bisogno di ben 7 match-point per riuscire ad archiviare la sfida con la connazionale Hailey Baptiste, n.55 WTA: 64 46 76(6) lo score, in un’ora e 55 minuti.
Molto più agevole il compito dell’altra americana Coco Gauff, n.3 del ranking e del seeding, che ha asfaltato 61 60, in appena 51 minuti, la giapponese Moyuka Uchijima, n.91 WTA, proveniente dalle qualificazioni: prossima avversaria per lei la cinese Zhang Shuai, n.142 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, che dopo aver eliminato Navarro (n.14) ha sconfitto anche la rumena Sorana Cirstea: 64 36 64 il punteggio in poco più di due ore di partita.

