Nel “Dongfeng-Voyah Wuhan Open” la numero uno del mondo lascia appena cinque game a Samsonova (n.16) allungando a 19 successi la sua serie positiva nel torneo. Avanti anche Pegula (n.6) e Gauff (n.3)
di Tiziana Tricarico | 09 ottobre 2025
Nel suo secondo match è più che centrata Aryna Sabalenka, approdata nei quarti di finale del “Dongfeng-Voyah Wuhan Open”, ultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 3.654.963 dollari che si sta disputando sui campi in cemento di Wuhan, in Cina, e che è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.
Rientrata questa settimana dopo il trionfo bis allo Us Open (quarto trofeo Slam della carriera), la numero uno del mondo negli ottavi ha concesso appena cinque giochi alla russa Liudmila Samsonova, n.20 del ranking e 16 del seeding: la 27enne di Minsk ha chiuso 63 62, in un’ora e quindici minuti, firmando il quarto successo in sei confronti con la 26enne di Olenegorsk.
Wuhan è da tempo uno dei tornei preferiti di Sabalenka; qui ha vinto il suo primo titolo da “1000” nel 2018 e in quattro partecipazioni (tra prima e post pandemia) non ha ancora perso una partita. La tre volte campionessa (2019, 2019 e 2024) ha portato a 19-0 il suo record perfetto, la serie più lunga in un singolo evento da quando Caroline Wozniacki ha vinto le sue prime 20 partite a New Haven, inclusi tre titoli, tra il 2008 e il 2012.

Venerdì nei quarti Sabalenka dovrà vedersela con la kazaka Elena Rybakina, n.9 del ranking ed ottava testa di serie, che ha sconfitto per 64 63, in un’ora e 26 minuti, la ceca Linda Noskova, n.17 WTA, “best” grazie alla sua prima finale da “1000” raggiunta a Pechino la scorsa settimana. Nel bilancio dei confronti diretti Aryna è in vantaggio per 7 a 5 su Elena, che però si è imposta piuttosto nettamente nell’ultima sfida, disputata nei quarti a Cincinnati lo scorso agosto.
A Wuhan Rybakina è in corsa anche per uno degli ultimi tre posti disponibili per le WTA Finals. Avendo centrato l'ingresso nei quarti pure Paolini la situazione resta immutata. Nella Race, infatti, l’azzurra (con 3.956 punti) è ottava davanti alla kazaka (3.913 punti), questo perché la Rybakina a Wuhan sta disputando il 19esimo torneo del 2025 (e per la Race si possono conteggiare solo 18 risultati) quindi è costretta a scartare i punti conquistati nel “500” di Berlino (108 punti dei quarti). Di conseguenza dai 215 punti ottenuti per i quarti a Wuhan deve sottrarne 108, potendone quindi conteggiare solo 107. In pratica per essere davanti a Paolini alla fine dell’ultimo WTA 1000 dell’anno deve vincere una partita in più dell’azzurra. Per Jasmine Wuhan è invece il 18esimo torneo della stagione.
Centra i quarti anche la statunitense Jessica Pegula, n.6 del ranking e del seeding, che si è imposta per 75 36 63, dopo oltre due ore di lotta, sull’altra russa Ekaterina Alexandrova, n.11 del ranking e 9 del seeding. Per la sesta volta consecutiva la 31enne di Buffalo ha giocato tre set e per la quinta volta è riuscita a vincere.
“Non ricordo l'ultima volta che ho giocato solo due set - ha scherzato, ma nemmeno più di tanto, Jessica a fine match -. Ma ho gareggiato molto duramente e ho affrontato molte giocatrici davvero forti. Oggi le condizioni erano diverse con il tetto chiuso e penso che ci sia voluto un po' di tempo per adattarci, ma poi ho sentito che il livello era davvero alto per il resto della partita. Sono solo entusiasta di essere riuscita a tagliare il traguardo”.
La statunitense ha recuperato uno svantaggio di 5-2 nel set di apertura per poi riuscire ad ottenere la terza vittoria in sei sfide con Alexandrova, la prima su una superficie diversa dalla terra battuta. Nel corso della stagione Pegula ha giocato 25 partite in tre set, il numero più alto del tour, con un bilancio di 14 vittorie ed 11 sconfitte. Solo Madison Keys (15) ha vinto più partite in tre set quest'anno.
Prossima avversaria per lei la ceca Katerina Siniakova, n.62 WTA, che ha battuto per 75 63, in un’ora e 47 minuti, l’altra statunitense Iva Jovic, n.39 del ranking, ripescata in tabellone come lucky loser.

L’ultima a conquistare un posto tra le migliori otto è stata l’altra americana Coco Gauff, n.3 del ranking e del seeding, che ha regolato 63 62, in appena un’ora, la cinese Zhang Shuai, n.142 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card. La 21enne di Atlanta, Georgia, si giocherà l’ingresso in semifinale con la veterana tedesca Laura Siegemund, n.57 WTA, che, dopo aver eliminato Mirra Andreeeva, n.5 del ranking e del seeding, si è sbarazzata per 64 76(2), in due ore e 39 minuti, della polacca Magdalena Frech, n.53 WTA.
