Nelle semifinali del “China Open” Amanda (n.3) lascia appena tre game a Coco (n.2), campionessa uscente, nel derby a stelle e strisce: si giocherà il titolo con la ceca (n.26) che ha annullato tre match-point all’altra statunitense Pegula (n.4)
di Tiziana Tricarico | 04 ottobre 2025
Semplicemente da paura! Una dimostrazione di potere difficile da immaginare alla vigilia. Impiega appena 58 minuti Amanda Anisimova a qualificarsi per la finale del “China Open”, penultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta avviando alle battute conclusive sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino (combined con un ATP 500) e che è trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.
Nella semifinale della parte bassa del draw la 24enne di Freehold, New Jersey, n.4 WTA e terza testa di serie, quest’anno finalista a Wimbledon e allo Us Open (che si era assicurata anche un posto alle WTA Finals di Riyadh dopo il successo nei quarti su Jasmine Paolini), ha dominato per 61 62, restando sotto l’ora di gioco, il derby statunitense contro Coco Gauff, n.3 del ranking e seconda favorita del seeding, nonché campionessa in carica.
“Ero semplicemente entusiasta di giocare qui la mia prima semifinale - ha detto Anisimova commentando la sua prestazione -. Sono riuscita a giocare davvero bene e sapevo che avrei dovuto farlo contro Coco se volevo vincere, e sì, sono davvero entusiasta di essere in finale”.

In un incontro annunciato come uno scontro al vertice tra due delle stelle più brillanti del tennis - uno pari il bilancio dei precedenti tra le due, che però non si affrontano da oltre tre anni - Anisimova non ha concesso chance alla connazionale centrando per la prima volta la finale al “China Open”, la seconda in un “1000” in stagione (e in carriera) dopo quella raggiunta a febbraio a Doha (quando poi è tornata a casa con il trofeo).
Coco ha faticato fin dall'inizio, semplicemente incapace di trovare il suo ritmo: Amanda invece è stata concentrata fin dal primo servizio. La 24enne di Freehold ha vinto i primi cinque game prima che la 21enne di Atlanta, Georgia, riuscisse finalmente a vincerne uno alla fine del primo set, evitando così il “bagel”. Anisimova ha chiuso il parziale in soli 27 minuti, vincendo più del doppio dei punti rispetto alla sua connazionale.
La seconda frazione ha seguito un copione simile. Amanda è partita di nuovo con un vantaggio di 5-0 prima che Coco mostrasse un breve lampo della forma che l'aveva portata in semifinale, riprendendosi uno dei tre break e provando a rendere un po’ meno duro il punteggio. Ma la rimonta è stata di breve durata, poiché Anisimova ha chiuso la partita poco prima dell'ora di gioco, mettendo fine alla difesa del titolo di Gauff a Pechino.
Domenica in finale Anisimova si giocherà il titolo con la ceca Linda Noskova, n.27 del ranking e 26 del seeding. La 23enne di Vsetin ha infatti eliminato per 63 16 76(6), dopo una battaglia di quasi due ore e mezza, la statunitense Jessica Pegula, n.7 del ranking e 5 del seeding, alla quale ha annullato ben tre match-point. In parità, 1-1, il bilancio dei precedenti con Noskova vincitrice al secondo Turno ad Indian Wells nel 2023 e Anisimova a segno in tre set negli ottavi a Wimbledon quest’anno.
Linda è la giocatrice più giovane della Repubblica Ceca degli ultimi trent'anni ad aver raggiunto una finale di questo livello, superando Petra Kvitova. In semifinale Noskova ha dimostrato più equilibrio sotto pressione rispetto a Pegula, che ha otto anni più di lei: ha salvato 10 dei 15 break-point e pure tre match-point. Servendo con autorità, anche su questa superficie dura e lenta, Linda ha tirato giù 11 ace (contro 7 doppi falli): è in testa al torneo con 24 ace e in stagione, con 336, è seconda solo ad Elena Rybakina (380). La tennista ceca dovrà sfoderare un’altra prestazione super al servizio contro Anisimova, che ha risposto molto bene contro Gauff.
Noskova è la giocatrice più vincente fin qui in questo swing asiatico - sia nel tour maschile che femminile - con 13 successi, due più di Iga Swiatek, vincitrice a Seoul ma eliminata questa settimana negli ottavi.
