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Miami: Sabalenka si conferma regina indiscussa, Pegula ko

Nella finale del WTA 1000 sul cemento della Florida la regina del tennis mondiale batte in due set la statunitense, quarta favorita del seeding, superata per la settima volta in nove confronti. Per Aryna è il 19esimo titolo WTA

di | 29 marzo 2025

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Tutta la grinta di Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

La regina ha ribadito che il trono mondiale è suo. Nonostante un rapporto un po’ conflittuale con il suo diritto, Aryna Sabalenka si prende anche il trofeo del “Miami Open”, quarto WTA 1000 stagionale (combined con il secondo ATP Masters 1000 del 2025) dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si è concluso sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.

In finale la 26enne di Minsk, numero uno del mondo, ha battuto per 75 62, in poco meno di un’ora e mezza di partita, la statunitense Jessica Pegula, n.4 del ranking e quarta favorita del seeding, superata per la settima volta in nove confronti.

“Mi hai costretto a tirare fuori il mio meglio per batterti e credimi io so cosa significa perdere una finale - ha detto Sabalenka durante la premiazione -. Grazie al mio team: io non sono una persona facile…vi voglio bene. Grazie a tutti quelli che hanno tifato per me e grazie anche al meteo che ci ha permesso di giocare questa finale”.

L'abbraccio a fine match tra Jessica Pegula ed Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

L'abbraccio a fine match tra Jessica Pegula ed Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

Contro la 31enne di Buffalo Aryna ha firmato il successo numero 23, confermandosi la giocatrice più vincente di questo 2025 (4 le sconfitte). Per Sabalenka si tratta del trofeo n.19 in carriera, l’ottavo da “1000”: meglio di lei in questa categoria di tornei (nata nel 2009) solo Serena Williams (12), Azarenka Swiatek (10), Kvitova ed Halep (9).

Nelle sei partecipazioni precedenti al “Miami Open” Aryna - nonostante avesse conquistato 16 su 18 (ora 17 su 19) dei suoi titoli WTA in singolare sui campi duri - vantava solo due presenze nei quarti, nel 2021 (battuta da Barty) e nel 2023 (stoppata da Cirstea).

Il match. La numero uno del mondo era in vantaggio per 6 a 2 nel bilancio dei confronti diretti con la statunitense, n.4 del ranking e del seeding, e si era imposta negli ultimi due (il più recente la finale dello Us Open lo scorso settembre).

Aryna deve annullare due palle-break già in avvio di primo set ma poi è lei a strappare il servizio a zero a Jessica (2-0). La reazione della statunitense si concretizza in tre game consecutivi e con due turni di battuta tolti alla rivale (3-2).

La imita la bielorussa che mette a segno anche lei tre giochi di fila con due break (5-3). Pegula la riagguanta sul 5 pari grazie ad ottime percentuali in risposta: Sabalenka però non ci sta e con un parziale di otto punti a zero incamera il 7-5.

Con un incredibile passante di rovescio incrociato Jessica si procura una palla-break anche nel primo game della seconda frazione ma Aryna ci mette il diritto inside-out.

Con un gratuito di diritto la 26enne di Minsk concede un’altra chance ma ci mette una prima robusta e stavolta non sbaglia la chiusura sotto rete. Ma alla terza opportunità la 31enne di Buffalo firma il break con un rovescio lungolinea (1-0).

Il vantaggio però non dura perché Sabalenka, alla terza palla utile, mette a segno il contro-break grazie ad un diritto incrociato stretto (1-1). Aryna rimette la testa avanti (2-1) e nel quarto gioco si procura tre palle-break consecutive, Pegula si salva (40-40) ma Sabalenka con un diritto in contropiede le strappa la battuta (3-1).

Prova a complicarsi la vita la bielorussa ma conferma comunque il vantaggio (4-1). La statunitense prova a restare in scia (4-2) ma la numero uno del mondo non ha voglia di restare in campo ancora a lungo (5-2). Nell’ottavo gioco con un errore di diritto (il suo colpo più falloso in questo match) spreca un primo match-point ma sul secondo firma il 6-2 con il suo proverbiale rovescio lungolinea.

STATS - Per Aryna a referto 3 ace e un doppio fallo, il 66% di prime in campo, 7 palle-break su 16 trasformate, 31 vincenti a fronte di 36 gratuiti (soprattutto con il diritto). Per Jessica invece 1 ace contro 3 doppi falli, il 73% di prime in campo, solo 4 palle-break convertite su 11 ma soprattutto solo 12 vincenti a fronte di 27 errori non procurati. Complessivamente la bielorussa ha conquistato 74 punti contro i 55 della statunitense.

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