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Madison è pronta per Indian Wells: “Dopo Melbourne le aspettative sono maggiori”

La statunitense ha archiviato l’infortunio alla coscia sinistra rimediato durante la cavalcata vincente vero il suo primo trofeo Slam all’Australian Open ed è pronta a scendere in campo in un torneo che in passato non le ha portato troppa gloria. E’ una Keys rilassata, che scherza sulla sua passione per il caffè…

di | 05 marzo 2025

Madison Keys (foto Getty Images)

Madison Keys (foto Getty Images)

Tempo di rientrare nel tour per Madison Keys, che non gioca un match ufficiale dalla vittoriosa finale di Melbourne. La 30enne di Rock Island, Illinois, si è presa cinque settimane di pausa, rinunciando allo swing mediorientale, per rimettere a posto la coscia sinistra infortunatasi durante la cavalcata vincente vero il suo primo trofeo Slam.

Sarà la 14esima partecipazione complessiva nel deserto californiano per la nuova regina d’Australia che a “Tennis Paradise” ha giocato bene solo nel 2022, fermata nei quarti da Swiatek (poi vincitrice del titolo). “Mi sono presa un po’ di tempo a casa per resettare, tornare ad allenarmi, fare un po' di riabilitazione e poter tornare al 100%. Non vedo l'ora di iniziare lo swing negli Stati Uniti. Ho iniziato a frequentare il tour quando ero molto giovane: ho trascorso più della metà della mia vita sul circuito quindi non mi offendo se qualcuno mi chiama veterana…”, ha detto Keys nella consueta conferenza stampa pre-draw.

Sono 24 anni che una statunitense non vince il torneo: “Penso che in questo momento stiamo tutte facendo molto bene. Probabilmente era da un po' che non c'erano così tante donne americane che andavano così forte. Ma sono davvero entusiasta. Non ci sono solo i nomi che tutti ovviamente conoscono e che sono un po' più affermati, ma ci sono anche un sacco di giovani emergenti che stanno facendo davvero, davvero bene”.

Madison Keys con il trofeo conquistato all'Australian Open (foto Getty Images)

Madison Keys con il trofeo conquistato all'Australian Open (foto Getty Images)

A Melbourne si è vista una “nuova” Madison: “Sono venuta a patti con la mia autostima. E stato necessario essere onesta con me stessa e analizzare le cose. La parte difficile è la bellezza di avere conversazioni davvero oneste con sé stessi, perché penso che molte volte non si sappia davvero perché ci si sente in quel modo o cosa stia succedendo. Ma credo che cercando di fare un po' di introspezione e di togliere gli strati, si cominci a mettere insieme i pezzi. Per qualche motivo, per molto tempo ho avuto l'idea che le giocatrici di alto livello e quelle che vincevano i tornei più importanti riuscissero a spegnere la tensione e a non averci a che fare. Quindi quando i miei nervi cominciavano a farsi sentire, si scatenava una sorta di panico immediato: ‘Beh, ora non sarò in grado di giocare bene perché non si può vincere con queste sensazioni’. Non so perché mi sia venuto in mente, ma mi è servito parlarne per capirlo e poi lavorare molto. Ci ho messo più di un anno a lavorare su queste cose ma mi sono sentita sempre più a mio agio in campo”.

Inutile negare che l’aver vinto un trofeo Slam fa la differenza: “Mentirei se dicessi che non ho aspettative maggiori dopo l'incredibile inizio anno che ho avuto. Ma allo stesso tempo è molto importante per me e per il mio team ricordare come ci siamo arrivati e cosa stavamo facendo. E credo che sia molto importante tornare indietro e rimanere saldi su questo punto. Il trofeo di Melbourne? Beh ha viaggiato con me ed è arrivato intero nonostante abbia cambiato più aerei… E’ molto grande, quindi al momento si trova nella nostra camera degli ospiti finché non avremo uno spazio adeguato…”.

E’ oramai nota la passione di Madison per il caffè…: “Io e mio marito siamo degli accaniti bevitori di caffè e, quando siamo a casa, è sicuramente il primo step della nostra routine per iniziare la giornata. Mi piace sempre molto, soprattutto nel fine settimana, quando non devo uscire di casa per andare all'allenamento, per potermelo godere appieno. Abbiamo praticamente tutti i modi di preparare il caffè, tanto che potremmo aprire una piccola caffetteria nella nostra cucina. Abbiamo il pour-over, l'Hario pour-over, diverse caffettiere moka, la pressa francese. Abbiamo tutto. Se vi trovate in zona e avete bisogno di una tazza di caffè, potete venire a casa nostra”, ha detto ridendo.

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