Nella finale del WTA 500 sul cemento giapponese l’elvetica (n.5) concede solo cinque game alla ceca Noskova (n.6): per lei è il decimo trofeo WTA. Nella sfida per il titolo sul cemento cinese la statunitense (n.2) supera in due set la neozelandese Sun, proveniente dalle qualificazioni
di Tiziana Tricarico | 26 ottobre 2025
Superare le difficoltà ti rende più forte. L’ennesima prova è il successo di Belinda Bencic nel “Toray Pan Pacific Open”, WTA 500 dotato di un montepremi di 922.573 dollari che si è concluso sui campi in cemento dell’Ariake Coliseum (con un Centrale dotato di tetto) di Tokyo, in Giappone, e che è stato trasmesso in diretta su SuperTennis. In finale l’elvetica, n.13 del ranking e quinta favorita del seeding, ha regolato per 62 63, in un’ora e 21 minuti di partita, la ceca Linda Noskova, n.17 WTA (“best”) e sesta testa di serie, conquistando il secondo titolo stagionale (dopo Abu Dhabi a febbraio), il decimo in carriera. Per Bencic a referto 23 vincenti a fronte di 13 gratuiti: 28 contro 37 il bilancio della sua avversaria.
Belinda era arrivata all’ultimo atto in netto svantaggio. La sua avversaria, la 20enne Noskova aveva trascorso solo 35 minuti in campo tra quarti e semifinali, avanzando grazie a un ritiro (Kalinskaya) ed un forfait (Rybakina, dopo la matematica qualificazione alle WTA Finals). Bencic, invece, aveva giocato per 5 ore e 23 minuti vincendo due partite consecutive di tre set (prima Muchova, con tanto di match-point annullato, e poi Kenin). Grazie alla vittoria a Tokyo - dove nel 2021 aveva conquistato anche l’oro ai Giochi Olimpici - la 28enne di Flawil salirà all'undicesimo posto nella classifica WTA, tornando così alle soglie della top ten (lei che vanta un “best” di n.4 datato febbraio 2020)
“È stato meraviglioso giocare davanti a voi - ha detto Bencic -. L'ultima volta che avevo vinto qui era stata alle Olimpiadi, quando lo stadio era vuoto (restrizione a causa della pandemia; ndr), quindi l'atmosfera era completamente diversa, ma oggi è stato fantastico. Adoro giocare in Giappone, quindi sono felicissima di aver finalmente vinto questo torneo”.

Quando l'esperienza fa la differenza. Bencic ha salvato tutte e 10 le palle-break che ha affrontato, delle quali sette nella seconda frazione. Ma le prime tre sono arrivate nel game d’apertura dell’incontro. Dopo che Noskova ha tirato due vincenti per guadagnare la prima palla-break, Bencic ha risposto con un servizio al corpo che ha colto di sorpresa la ceca, costringendola a sbagliare. I sei minuti successivi, nei quali Belinda ha cancellato altre due palle-break, hanno di fatto segnato l’indirizzo della finale. L’elvetica ha trascinato la ceca in una sfida fisica, con la 20enne di Vsetin incapace di sostenere l’intensità del tennis della sua avversaria. Da quel momento in poi Bencic ha mantenuto facilmente il servizio ed ha brekkato due volte Noskova, chiudendo il primo set (6-2) in 32 minuti.
Nella seconda frazione il quinto game si è rivelato decisivo, e ancora una volta l'esperienza di Bencic ha fatto la differenza. Belinda è rimasta calma, rifiutandosi di lasciare che lo sforzo fisico e mentale la costringesse a commettere errori. Nelle prime quattro palle-break affrontate ha aspettato che Noskova tirasse troppo forte, cosa che si è puntualmente verificata. L’elvetica ha poi cancellato la quinta chance alla sua avversaria con un ace e poi ha tenuto la battuta (3-2). Ha annullato un’altra palla-break nel settimo gioco (4-3) ma in quello successivo è stata lei a strappare la battuta a Noskova, alla prima chance concessa dalla ceca nel parziale (5-3). E poco dopo ha archiviato la pratica (63) con un vincente di diritto, seguito da un urlo di gioia che ha cancellato il ricordo della finale persa dieci anni prima contro Agnieszka Radwanska.

Conferma il suo ruolo di favorita Ann Li che conquista il trofeo del “Guangzhou Open”, WTA 250 dotato di un montepremi di 267.082 dollari che si è concluso sui campi in cemento della metropoli (anche nota come Canton) capoluogo della provincia del Guangdong, in Cina, e che è stato trasmesso in diretta su SuperTennis. Nella sfida per il titolo la statunitense, n.44 del ranking e seconda favorita del seeding, si è imposta per 76(6) 62, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, sulla neozelandese Lulu Sun, n.116 WTA, proveniente dalle qualificazioni.
Il match. Primo set estremamente equilibrato e senza break: Li non ha sfruttato due set-point in risposta nel decimo gioco e altri due nel dodicesimo, ed ha finito per decidere un tie-break che l’americana, pur partita malissimo (sotto 0-3) ha finito per aggiudicarsi per 8 punti a 6 al secondo set-point utile (il sesto complessivo).
Seconda frazione decisamente più a senso unico: Sun si è ritrovata sotto 3-0 con doppio break, ne ha recuperato uno (3-1) ma poi ha ceduto nuovamente la battuta permettendo a Li di prendere il largo (5-1). E poco dopo la 25enne di King of Prussia, Pennsylvania, ha chiuso il discorso (6-2) al secondo match-point. Per la statunitense si tratta del secondo trofeo in carriera dopo quello conquistato a Tenerife nel 2021 su sei finali disputate.