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A Montreal l’ultimo ballo di Bouchard: “E’ stato un momento emozionante”

La canadese, scesa in campo nel secondo turno con la coscia sinistra abbondantemente fasciata, ha salutato il tour con una onorevolissima sconfitta contro Belinda Bencic

di | 31 luglio 2025

Il saluto a fine match tra Bouchard e Bencic (foto Getty Images)

Il saluto a fine match tra Bouchard e Bencic (foto Getty Images)

Alla fine il momento è arrivato. Contro la colombiana Arango (n.82 WTA) lunedì si era regalata un’altra serata da protagonista all’“Omnium Banque Nationale” (WTA 1000 - montepremi 5.152.599 dollari) sul cemento di Montreal, in Canada, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX. Contro l’elvetica Bencic, n.20 WTA e 17esima testa di serie, semifinalista all’ultimo Wimbledon, dare il massimo non è bastato. Ed Eugenie Bouchard ha chiuso definitivamente la sua carriera da tennista professionista, anche se la 31enne canadese nelle ultime stagioni aveva fatto solo sporadiche apparizioni sul tour. “Best ranking” n.5 WTA, “Genie” ha brillato davvero in una sola stagione, il 2014, anno in cui ha raggiunto le semifinali all’Australian Open e al Roland Garros e la finale a Wimbledon.

Dopo l’ultimo rovescio incrociato spedito in corridoio l’applauso caloroso del pubblico è tutto per lei che a Montreal è nata e cresciuta, e dove è passata da essere una bimba che tifava in tribuna ad una delle più forti tenniste del circuito. E ad una delle atlete più clikkate - e pagate - al di là dei risultati sportivi. Fa fatica a trattenere le lacrime Eugenie durante la cerimonia organizzata per il suo addio al tennis. Si commuove quando ringrazia la famiglia e chi le è stato accanto in questi anni, quando sul maxi schermo scorrono le immagini dei suoi match e quando sulle tribune compare la scritta a caratteri cubitali “Merci Genie”.  

In conferenza stampa però Bouchard ritrova spensieratezza e anche voglia di scherzare mentre racconta le emozioni di un momento così speciale: “E’ stata una serata speciale e una settimana speciale in generale qui a Montreal - esordisce -. Sono contenta di essere riuscita a giocare un discreto tennis in campo e di aver assorbito tutti i momenti emotivi speciali con i tifosi, la mia famiglia e gli amici che sono qui. È un finale perfetto per me”.

Con preparazione e allenamento sicuramente non ottimali, impegna la n.20 del ranking fino al decimo gioco del set decisivo e si ritira dal tour…: “Tutti continuano a chiedermi se sono sicura di dovermi ritirare. Mia sorella mi ha detto di aver avviato una petizione con i tifosi presenti e tutti l'hanno firmata, quindi ora non ho altra scelta che revocare il mio ritiro... - scherza -. Ma il tennis richiede molto lavoro. È stato bello poter ottenere buoni risultati, ma si tratta di una vita dura, fatta di sacrifici e di duro lavoro. Ho dato tanto al tennis e il tennis mi ha dato tanto, ma mi sento pronta ad andare avanti e a fare altre cose nella vita. Però sarò sempre grata per quello che il tennis mi ha dato”.

Eugenie Bouchard, tra palco e realtà

Eugenie Bouchard, tra palco e realtà

Bouchard si è regalata davvero un’uscita di scena da applausi: “Come ho detto in campo - aggiunge la canadese -, ho sempre avuto la sensazione che avrei concluso la mia carriera qui. È logico. Montreal è il luogo in cui sono nata e cresciuta, quindi mi sembra giusto. E’ stato un momento davvero emozionante. Credo che volessi vivere un’emozione come questa perché la mia carriera lo meritava. Penso davvero di averlo ottenuto stasera, e ne sono molto grata”.

Da anni Eugenie si dedica a tante cose diverse, dalle telecronache al pickleball: ora avrà tutto il tempo per farlo: “Ma prima di tutto una vacanza! - dice ridendo -. Non vedo l'ora di dormire domani. Voglio darmi l'opportunità di avere spazio e tempo per riflettere davvero su ciò che voglio fare e avere il tempo di aprirmi alle opportunità. Ho sempre detto che mi sento come se mi fossi persa qualcosa perché non sono andata al college e non sono andata a scuola, quindi anche questa potrebbe essere un'opzione. Dedicarmi di più alla televisione è sicuramente qualcosa che mi piace, quindi è un probabile passo successivo. Qualcuno di voi ha intenzione di assumermi? Non so nemmeno come si scrive... come si chiama... ah sì, curriculum! Non ne ho nemmeno uno. Forse il mio agente può inventarne uno per me. Non sono abituata a farlo”.

La commozione di Eugenie Bouchard (foto Getty Images)

La commozione di Eugenie Bouchard (foto Getty Images)

Poi torna sul “momento”, il suo ultimo match a Montreal: “Penso che i miei fan abbiano davvero rispettato e apprezzato il duro lavoro che ho dedicato al tennis e anche il tempo che ho trascorso con loro - aggiunge -, per cui ho voluto dare loro la possibilità di vedermi giocare un'altra volta. Per me, anche a livello personale, è stata un'occasione per godermi un altro momento davanti a tutti: al pubblico ma anche la famiglia e gli amici. Spero solo, non so, di essere ricordata per tante cose belle, ma soprattutto per essere una brava persona, che restituisce tanto quanto ha ricevuto. Il tennis mi ha dato tanto, tantissimo. In campo, per essere stata una buona giocatrice, una combattente. Spero di averlo dimostrato nelle ultime due partite. Queste sono probabilmente le qualità che vorrei che le persone associassero al mio nome”.

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