

Zverev è stato eletto nel board dell'ATP tra i rappresentanti dei giocatori ma a maggio è atteso in tribunale per testimoniare nel processo che lo vede accusato di violenza domestica. Ma non lascia il suo ruolo
16 gennaio 2024
Alexander Zverev ha iniziato l'Australian Open con il quinto successo stagionale in sei partite, ma sono ancora una volta le vicende extra-sportive a tenere banco. Dopo il 4-6, 6-3, 7-6(3), 6-3 nel derby su Dominik Koepfer, in conferenza stampa i giornalisti non tedeschi gli hanno chiesto solo del processo per violenza domestica e della compatibilità con il suo ruolo di neo-eletto nel Players' Council, ovvero di rappresentante dei giocatori nel board dell'ATP. "Perché non dovrei continuare" ha detto piccato ai giornalisti in conferenza stampa.
Lo scorso ottobre il tribunale distrettuale di Berlino lo aveva condannato a una multa di 450.000 euro per violenza domestica, e ha emesso "un'ordinanza penale contro il tennista", sospettato di "aggressione e percosse" nel maggio del 2020 ai danni della sua fidanzata di allora, Brenda Patea, con cui ha avuto una relazione finita proprio nell'estate del 2020. Da quella relazione è nata una figlia, Mayla.
Zverev ha presentato appello. Il procedimento ora prevede che Zverev vada a testimoniare in aula a Berlino il prossimo 31 maggio, in pieno Roland Garros, che inizierà cinque giorni prima, il 26.
Alla luce di questa situazione, in conferenza stampa gli hanno chiesto se considerasse appropriato mantenere il suo ruolo di rappresentante dei giocatori. "Nessuno ha detto niente contro di me. Non vedo alcuna ragione per non continuare - ha detto -. Ci sono al massimo giornalisti, alcuni, che in questa storia sono interessati ai clic e non alla verità".
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