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Ecatombe a Wimbledon! 13 teste di serie uomini (record eguagliato) e 10 donne out

Caldo, equilibrio, tennis più tecnico: l'ecatombe di favoriti al primo turno eguaglia al maschile il primato degli Australian Open 2004. Molti ko erano annunciati altri sono figli della realtà e promettono clamorosi sviluppi anche ai prossimi US Open

di | 02 luglio 2025

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Coco Gauff esce mestamente dal Court 1 di Wimbledon (foto Getty Images)

Quando Novak Djokovic, martedì sera a Wimbledon, dopo aver perso al tie-break del secondo set contro Alexandre Muller, ha chiamato in aiuto al fisioterapista, lo storico record negativo delle 13 teste di serie del tabellone maschile eliminate già al primo turno negli Slam ha vacillato. Fortunatamente però Nole I di Serbia s’è magicamente e repentinamente ripreso come tante altre volte volte nei Majors, fra lo sconcerto del pubblico e dell’avversario, e il primato negativo degli Australian Open 2004 è stato solo eguagliato.

Anche se Nakashima, numero 29 del seeding, deve ancora completare il suo match. Resta comunque il record dei Championships e un dato clamoroso e sconcertante. Almeno quanto le 10 teste di serie cadute nel tabellone femminile.

Uno sconsolato Alexander Zverev (foto Getty Images)

Uno sconsolato Alexander Zverev (foto Getty Images)

MAGLIA NERA
Il vecchio campo numero 2 che per anni s’è meritato l’etichetta di Cimitero dei campioni, s’è esteso a macchia d’oro all’All England Club con Zverev (3), Musetti (7), Rune (8), Medvedev (9), Cerundolo (16), Humbert (18), Popyrin (20), Tsitsipas (24), Shapovalov (27), Bublik (28), Michelsen (30), Griekspoor (31), Berrettini (32). Al di là della classifica, la maglia nera spetta ad Alexander Zverev che crolla al quinto set dopo aver riacciuffato Arthur Rinderknech, picchiatore da due colpi e via, con un evidente buco nero sul dritto e limiti di personalità.

La sua crisi, che riassume quella dei ragazzi del ’90 schiacciati dai Top Four e sorpassati in corsa dalla generazione successiva, di Sinner & Alcaraz e compagni, è talmente nera che il tedesco ha confessato ai microfoni di aver bisogno di aiuto, di supporto psicologico, perché da solo non ne esce fuori. Mentre Medvedev sarà espulso a fine torneo dai top 10, Tsitsipas si rifugia - beato lui - fra le braccia della sua bella Badosa, Rublev e Shapovalov sono dispersi, Khachanov arranca fra i suoi limiti, Ruud è in infermeria, distrutto dagli sforzi, Paul e Tiafoe hanno perso contatto col gruppo dei più forti, Opelka non ha più recuperato, De Minaur, Cerundolo ed Humbert non incidono, e Auger-Aliassime e Davidovich Fokina brillano ad intermittenza e mai al vertice assoluto, come Bublik anche lui subito eliminato sui sacri prati dopo il colpo contro Sinner ad Halle.

SPIEGAZIONI
L’insolito caldo di Londra sicuramente incide sulle prestazioni particolarmente negative di questi giorni dei primi della classifica che vedono ancor più assottigliarsi, nella fatica estrema e straordinaria, le distanze sempre  più flebili col groppone in un tennis dal livello medio sempre più alto. La superficie insolita e più difficile, sia per i movimenti che per la tecnica più raffinata che comporta, che per l’attenzione massima servizio-risposta, contribuisce ad aumentare la pressione sui favoriti.

Che, sempre più vicino col pilota automatico di un gioco schematico e senza idee. Mentre il verde costringe alla creatività e alla propensione offensiva. Come ben ha dimostrato Fabio Fognini, d’istinto, con tutto il suo talento naturale, rispondendo da quasi dentro il campo ad Alcaraz cui toglieva l’aria. Del resto, le racchette e le incordature sono diventate armi tecnologiche avanzatissime, quasi perfette, facili come giocattoli, appiattendo ancor di più i valori tecnici. E i 5 set, se da una parte favoriscono l’esperienza, dall’altra affievoliscono le forze fisiche e mentali nelle battaglie che superano sistematicamente le tre ore. Figurati, con queste premesse, che cosa succederà agli US Open, sulla superficie più democratica e frequentata, il cemento.

Coco Gauff in azione (foto Getty Images)

Coco Gauff in azione (foto Getty Images)

Zheng Qinwen colpisce di diritto (foto Getty Images)

Zheng Qinwen colpisce di diritto (foto Getty Images)

EMULAZIONE DONNE 
Nella sua incapacità di disegnare una strada propria, alternativa, le donne seguono in negativo gli uomini anche nella caduta delle teste di serie. Sono già state decapitate la 2, Coco Gauff (sfortunata contro Yastremska) e la 3, Jessica Pegula (sorpresa dalla Cocciaretto animata dai consigli di Sofia Goggia). Più comprensibile il ko subitaneo della 5, Qinwen Zheng, poco erbivora di suo e sorteggiata contro la tecnica Siniakova. I problemi fisici mai risolti hanno messo ancora ko Paula Badosa (9), mentre quelli mentali limiteranno per sempre Karolina Muchova (15). Come giustificare l’ex semifinalista Jelena Ostapenko (20)? Salutano prematuramente anche le imperfette Magdalena Frech (25), Marta Kostyuk (26), Magda Linette (27) e Kessler (32).


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