

Uno studio particolareggiato del sito sportshandle.com analizza tanti particolari curiosi dei protagonisti dei Championships, partendo dal 1800 ai giorni nostri
di Vincenzo Martucci | 05 luglio 2024
I data sono sempre più parte integrante della nostra vita, ancor più del lavoro di un giornalista che spesso per elaborare un resoconto - detto più volgarmente, per scrivere un articolo - , transita per l’analisi della fase agonistica, delle statistiche, dei tratti tecnici, psicologici e tattici, ci aggiunge un po’ di conoscenza specifica della materia e un po’ di ricordi e di storia, shakera ben bene gli ingredienti e poi serve il cocktail al lettore con un bel sorriso stampato in faccia.
Un interessante, dettagliatissimo, studio di Sportshandle.com sui campioni di Wimbledon ci racconta che la media dei vincitori del singolare maschile dal 1877 è 25.639 anni. Che si abbassa leggermente dal 1968, con l’era Open e arriva a 25.072. Per quanto riguarda i paesi di appartenenza, gli Stati Uniti comandano con 19 campioni (28.8%), seconda Australia con 12 (18.2%), terza la Gran Bretagna con 10 (15.2%).
I dati variano dal 1968: 1. Stati Uniti con 5 (22.7%), 2. Australia con 4 (18.2%), 3. Germania con 3 (13.6%).
Due città hanno dato i natali a tre campioni di Wimbledon, un record: Reginald Doherty, Laurence Doherty e Spencer Gore erano di Wimbledon; Ashley Cooper, Neal Fraser e Pat Cash di Melbourne.
Dal 1877, le iniziali più comuni del nome dei campioni sono state “J” : 10 (15.2%), “R” : 8 (12.1%) e “A” : 7 (10.6%) ; dal 1968:“R” & “J”: 4 campioni “R” (18.2%) e 4 con “J” (18.2%). Dal 1877 la maggior parte dei campioni è stato destrorso (55 giocatori, 87.3%), nell’era Open Era, sono stati 17 (77.3%). Le date di nascita più comuni sono state Gennaio (9, media 13.6%) e Maggio (9, media 13.6%; dall’era Open Maggio ha preso il sopravvento con 5 campioni (22.7%). I giorni di nascita più comuni dei campioni sono stati Martedì (14, media 21.2%), Mercoledì e Venerdì: 11 ciascuno, media di ognuno 16.7%). Mentre dal 1968 Martedì domina: 5, media 22.7%. I segni zodiacali dominanti sono: Capricorno (8 campioni, media 12.1%) e alla pari Toro e Sagittario (7, media 10.6% ciascuno), dall’era Open i Gemelli hanno preso il sopravvento (5, media 22.7% ), con Toro, Sagittario e Leone con 3 campioni. of male winners were a Gemini (13.6% ciascuno).
L’altezza media dei vincitori è stata di 183.43 centimetri; dall’era Open è salita di pochissimo: 184.818. Il dress code impone il “prevalentemente bianco” nell’abbigliamento dei vincitori ma quali altri colori sono stati abbinati nella mise di gioco? La statistica è relativa solo all’era Open perché prima del 1965 non c’era fotografie a colori: fra coloro che hanno aggiunto un altro colore al bianco 36/55 (media 65.45%), il nero è apparso 17 volte (media 30.91%), seguito dal blu: 11 volte (20%). Eccezioni: nel 1974, Jimmy Connors, portava scarpe e pantaloncini bianche, ma maglietta color crema con sottili strisce nere e rosse; nella sua epopea, 1976-1980, Bjorn Borg indossa magliette prevalentemente bianche ma a strisce, dal collo nero, con bandane di più colori. La maggior parte dei campioni non indossavano cappelli in finale (36, media 65.5%), 17 avevano fasce per capelli (30.9%). Ovviamente la multinazionale dell’abbigliamento, Nike, ha dominato fra i campioni con non meno di 20 trionfi. I marchi di racchetta più vincenti sono stati: 1. Wilson, 21 volte (media 38.2%), 2. Head , 11 (20%), 3. Donnay, 6 (10.9%).
Jimmy Connors solleva il trofeo vinto a Wimbledon nel 1974 (Getty Images)
DONNE
Vediamo ora le principali curiosità per quanto riguarda il torneo femminile:
Non ci sono commenti