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La polacca, mai oltre i quarti all'AELTC, è arrivata fiduciosa dopo la finale persa a Bad Homburg: "Non mi aspettavo di battere Paolini". E poi sul calendario: "Troppo intenso, giocare di meno farebbe bene a tutti"
29 giugno 2025
Ancora digiuna di titoli dall'estate del 2024 (Roland Garros), la vigilia dei Championships di Iga Swiatek quest'anno è stata per certi diversi e proficua di buone sensazioni: "Sì, di solito ho sempre giocato questo torneo dopo una settimana di allenamento, ma quest'anno sono arrivata qui ieri alle 9 di sera e non ho avuto tempo di pensare all'adrenalina o ad altro". Il motivo è presto detto ed è la finale, la prima della sua carriera sul verde, giocata a Bad Homburg e persa contro Jessica Pegula. Non il risultato che la polacca sperava di ottenere, ma necessario per darle quelle sensazioni di cui andava in cerca su di una superficie da sempre a lei ostica: "Fin qui è stata la stagione sull'erba migliore che abbia mai giocato. A Bad Homburg mi sono divertita e sento di aver affinato il mio gioco".
Inutile provare a chiederle quali siano gli aspetti del suo gioco che più sente d'aver migliorato. Sensazioni, semmai, "la fiducia che avverti in un determinato momento, la confidenza che avverti nel tirare i tuoi colpi: sull'erba non puoi attendere, se dai del tempo al tuo rivale quel colpo sarà quello che con molta probabilità ti farà perdere la partita. Ma a Bad Homburg tutto ha funzionato bene e ora voglio continuare così". Ad aver contribuito all'innalzamento della sua fiducia molto ha giovato l'aver battuto l'italiana Jasmine Paolini, un successo "che non mi aspettavo - ha riflettuto la ex numero uno del mondo - e che mi ha dato tanta fiducia. Sono riuscita a spingerla fin dove volevo io ed è stato grandioso, Ma è il tennis, e ogni giorno si ricomincia sempre da zero…".
Welcome to the 300 wins club ??@iga_swiatek | #BadHomburgOpen pic.twitter.com/iNdxrHIIoX
— wta (@WTA) June 24, 2025