“Sono molto orgoglioso di me stesso”. Flavio Cobolli entra fiero nella sala conferenze principale dell’All England Club. Il suo Wimbledon 2025, il miglior Slam della carriera, è terminato da circa un'ora con una partita a dir poco favolosa contro una delle leggende viventi di questo sport: “Ho giocato un gran match, anche se non è stato facile entrare sul Centre Court per la prima volta - racconta - . Ho fatto un gran lavoro, ho dato tutto quello che avevo ma non è stato sufficiente. Sono felice del torneo, del tennis espresso e della mia forma, anche se sono un po’ triste perché penso che avrei meritato qualcosa in più, avrei meritato almeno il quinto set”.
Flavio, che da lunedì sarà numero 19 del mondo, ennesimo best ranking della sua giovane carriera, ha giocato per lunghi tratti alla pari con Novak Djokovic: “Sono stato aggressivo fin dall'inizio sul suo dritto - ha spiegato - e credo di aver servito bene. Ho fatto tutto al meglio ma non è stato sufficiente contro una leggenda del nostro sport. Lui ha giocato meglio i punti importanti, ho provato a portarlo ai suoi limiti ma non l’ho fatto fino alla fine. Entrare in quel campo mi ha messo un po’ paura, ma una paura positiva. Nel secondo set ho sentito un calo fisico, un calo di adrenalina che si era accumulata nel primo set. Mi sono sentito più pesante, ma nel terzo e quarto set è andata meglio. Credo sia dipeso da un po’ di inesperienza a giocare partite del genere. Giocarne tante mi aiuterà. Cosa mi ha detto? Mi ha fatto i complimenti e mi ha detto che presto entrerò tra i top 10”.
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