Guarda l'intervista al coach di Lorenzo Musetti, ospite nello studio di SuperTennis sull'Arthur Ashe Stadium alla vigilia dell'ottavo di finale contro Jaume Munar
01 settembre 2025
"Per me, quando Lorenzo gioca bene, gioca bene su tutte le superfici.La sua preferita è la terra rossa, come ogni giocatore ha un campo dove si esprime meglio. Però questo non toglie che possa fare grandi risultati sul veloce". Ospite nello studio di SuperTennis sull'Arthur Ashe alla vigilia dell'ottavo di finale contro Jaume Munar, il coach di Lorenzo Musetti, Simone Tartarini racconta i progressi nel gioco del carrarino e analizza la prossima sfida.
Nella trasferta in Nord America prima dello US Open, ha ammesso, "Lorenzo non ha avuto un buon atteggiamento, era troppo nervoso, era un po' il vecchio Musetti, e questo non gli ha permesso di giocare al suo meglio. Qui invece fin dai primi giorni ha delle ottime sensazioni".
Tartarini spiega anche di aver lavorato per modificare il servizio di Musetti. "Dopo Cincinnati abbiamo anche fatto un piccolo accorgimento. Lì aveva un appoggio sul piede differente, portava il peso tutto sbilanciato indietro e l'abbiamo cambiato" ha detto.
Dal punto di vista del gioco, sebbene il rovescio sia il colpo che esteticamente attira di più, secondo Tartarini " il lavoro lo fa quando gira col dritto, quando fa saltare la palla e manda fuori l'avversario. E' vero che con il rovescio è il suo, determina, fa le cose. Però con il dritto oggi comanda la maggior parte dei punti. Per questo vorrei che usasse di più il diritto da sinistra".
Una possibilità a cui far ricorso già a partire dall'ottavo di finale contro Munar, che ha battuto Musetti quattro volte in cinque confronti diretti, a tutti i livelli. "Lorenzo l'ha affrontato la prima volta quando era ragazzino, nel 2019. Allora era un giocatore estremamente difensivo - ha spiegato - Invece negli ultimi anni è migliorato tanto tecnicamente sul servizio, sul dritto, su tutti i colpi. Munar gioca molto con il diritto e con lo sventaglio, però anche il rovescio è diventato un colpo abbastanza buono, molto più tecnico. Infatti non a caso prima non si affacciava sul duro o sull'erba, mentre adesso gioca bene ovunque. Ovviamente è un ottavo di finale in uno slam, quindi siamo contenti di incontrarlo, però è un giocatore che va preso veramente con le molle".
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