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Il capitano azzurro di Coppa Davis Filippo Volandri ha commentato la vittoria di Jannik Sinner su Denis Shapovalov allo US Open nel nostro studio sull'Arthur Ashe
30 agosto 2025
"Jannik Sinner ha dovuto trovare chiavi che all'inizio non aveva al servizio e in risposta. Non ha giocato la sua miglior partita a livello di intensità". Filippo Volandri, capitano azzurro di Coppa Davis, ha commentato nello studio di SuperTennis sull'arthur Ashe la vittoria del numero 1 del mondo sul canadese al terzo turno dello US Open, trasmesso in diretta e in chiaro, gratis e per tutti, sul nostro canale.
Shapovalov, ha sottolineato Volandri, "gli leggeva bene il servizio, il canadese rispondeva sempre profondo e Jannik non era in comando. Sinner ha provato a rispondere da vicino ma gli angoli di Shapo lo hanno indotto soprattutto da destra ad arretrare per far partire lo scambio, e ha funzionato. Jannik ha mostrato ancora una volta una capacità di reagire e di gestire le difficoltà anche fisiche da numero 1".
Nell'andamento del match, che Sinner ha vinto 57 64 63 63, pesano non poco i meriti del canadese. "Shapovalov ha giocato una delle sue migliori partite degli ultimi anni dal punto di vista della continuità. Poi però si perde per strada, nel momento importante qualcosa ti dà. Quando Sinner ad esempio va a servire per il match e va 15-30 tira una risposta sotto il gancio. Un top 10 quell'errore non lo fa" ha sottolineato Volandri.
Queste partite in cui ti devi "sporcare le mani" fanno parte del gioco in uno Slam, ha commentato Volandri, che ha elogiato Sinner per come ha saputo interpretare i differenti momenti del match, soprattutto con i colpi di inizio gioco. "La differenza la fanno servizio e risposta per poter poi giocare il colpo successivo in comando ha detto - Un giocatore del livello di Jannik deve saper rispondere da vicino e da lontano, e capire quando è il momento di usare e quando l'altra. Da sinistra contro un destro, la risposta da vicino è la sua migliore. Ma contro Shapovalov, che trova angoli strettissimi, ha dovuto lavorare tanto".