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Slam

US Open, Alcaraz senza affanno in semifinale

Lo spagnolo batte Lehecka in tre set e conquista la sua ottava semifinale in uno Slam dove attende ora il vincitore del match tra Novak Djokovic e Taylor Fritz

di | 02 settembre 2025

Carlos Alcaraz (Getty)

Carlos Alcaraz (Getty)

Come sta Carlos Alcaraz? La domanda aleggiava su Flushing Meadows da ieri sera, dopo aver visto Jannik Sinner concedere appena tre game ad Alexander Bublik, unico giocatore ad averlo battuto nell'ultimo anno oltre al murciano a capace nel suo torneo di conservare tutti i suoi turni di battuta. A fornire aggiornamenti sulle condizioni del n.2 del mondo è toccato a Jiri Lehecka, giocatore dalle credenziali simili a quelle del kazako, quelle di un top20 che era già riuscito a batterlo in questa stagione. Era febbraio e il ceco si impose nella finale di Doha in tre set.

Stavolta ad imporsi è stato Alcaraz in tre set - 64 62 64 - al termine di una partita giocata in primis con lucidità, qualità che per buona parte della partita ha prevalso sulla sua consueta esuberanza. Parte del merito va ascritto a Lehecka, rivelatosi avversario complicato ma privo del colpo da KO o delle sequenza di fendenti in grado di far breccia nelle certezze sin qui costruite dal murciano. Cui va riconosciuta la maturità di essersi preso del tempo per leggere bene partita e condizioni anziché lanciarcisi a capofitto, privilegiando così una cottura lenta a quella ad alte temperature cui è solito ricorrere. 

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Diversi sono stati tuttavia gli highlights da lui prodotti. Con il dritto oggi Alcaraz è in grado di andare a segno in ogni modo, da ogni posizione e dando al colpo ogni tipo di sfumatura: inside out, incrociato, il lungolinea, in corsa, in topspin. Ogni qual volta la palla di Lehecka atterrava nel campo altrui con qualche giro in meno, il ceco ha finito col diventare un bersaglio contro cui Alcaraz ha potuto finalmente sfogare tutto il suo talento. Pochi invece i rischi. Il più grande lo ha corso a metà secondo set, quando sotto 0-30 ha dovuto raddrizzare un game con una seconda velenosa prima di impattare sul 30-30 grazie a una volé prodigiosa giunta al termine dello scambio più lungo del match. 

E' stato, quello, un campanello suonato nella testa di Alcaraz come un rompete le righe definitivo in grado di sciogliere tutto il suo repertorio e riconnetterlo col suo ritmo frenetico. E puntuale, nel game successivo, ecco arrivare il break in suo favore gentilmente concesso da un doppio fallo di Lehecka, frustrato dall'essere arrivato a un passo dal giocarsi la sua chance e ritrovatosi con un pugno di mosche tra le corde della sua racchetta. Nel terzo set c'è stato tennis finché Alcaraz ha voluto e Lehecka ha potuto, con il ceco bravo a rinviare l'epilogo nel settimo game con due belle prime e uno scambio ravvicinato a rete ma incapace di sostenere la pressione in un nono game che lo vedeva avanti 30-0 e chiuso invece dal break definitivo dello spagnolo. Un esito atteso, che non aggiunge nulla alle risposte che Alcaraz doveva fornire e che aveva già provveduto a dare nel corso dei due set precedenti.  

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