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Slam

Osaka: "Felice di non dover più chiedere wild card"

La ex campionessa di New York nettamente sconfitta in due set al termine di una settimana complicata: "Questa sconfitta che non mi spezzerà. Ora al lavoro in vista dell'Australia". Per la nipponica il ritorno in un quarto Slam a più di quattro anni dall'ultimo: "Sono in un territorio inesplorato"

02 settembre 2025

L'abbraccio a fine match tra Osaka e Gauff (foto Getty Images)

L'abbraccio a fine match tra Osaka e Gauff (foto Getty Images)

"E' frustrante perché non avevo mai servito bene come fatto oggi", dice sconsolata Coco Gauff in conferenza stampa dopo esser stata sconfitta in due set da Naomi Osaka. L'americana, che così tanti problemi in battuta aveva avuto durante il torneo è però onesta nell'ammettere come "oggi non abbia giocato al livello in cui volevo, ho fatto troppi errori, ma se penso a come emotivamente ho vissuto questa settimana è comunque un passo nella giusta direzione: oggi ho dato tutto, forse ero anche un po'scarica, ma lei mi ha fatto sudare ogni punto". 

Lei, Osaka, è stata autrice di un torneo in crescendo illuminato da un tennis grazie a cui è tornata ora a giocarsi un quarto di finale Slam atteso da più di quattro anni. Curiosa, e di buon auspicio la statistica che la accompagna una volta superata quest'ultima fatica: dei quattro quarti giocati in carriera in sede Slam infatti, Naomi ne è uscita sempre vincitrice chiudendo la sua corsa con altrettanti titoli. "Non mi mette pressione ma non mi dà nemmeno sicurezza - ha ammesso lei stessa di fronte ai microfoni - In questo momento della mia carriera si tratta di territori inesplorati". Però sta bene, Osaka, ha perso un solo set sin qui riuscendo di volta in volta ad alzare il livello del suo gioco. Anche la concentrazione sembra quella dei suoi giorni migliori: "Mi diverto, affronto le migliori al mondo e se mi chiedete quale sia la cosa più bella in tutto ciò è che non avrò più bisogno di alcuna wild card per entrare nei tabelloni di tornei come Indian Wells, Miami perché lo farò da testa di serie..".

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La sconfitta non intaccherà lo status di Gauff che a fine torneo si ritroverà ancora n.3 del mondo. Il successo ha invece sancito, seppur ancora virtualmente, il ritorno in top20 di Osaka che in caso di arrivo in semifinale si isserebbe fino alla tredicesima posizione. L'americana ha però le idee chiare circa la strada da seguire per lasciarsi questa delusione alle spalle: "Non ho altra scelta se non quella di allenarmi da ora fino a Pechino (lo farà al fianco del suo nuovo coach, Gavin McMillan). L'ho già detto, ma dopo gli US Open la testa è proiettata verso i miglioramenti da fare per gli Australian Open. Qualunque cosa accada da qui fino alla fine dell'anno l'obiettivo è quello di migliorare. Ai risultati non penso. Fu così che affrontai il finale di stagione l'anno scorso e feci bene, così non fosse fa niente perché i passi avanti più grandi dipendono sempre da come affronto gli Slam". 

Per Osaka il futuro ha invece il volto di Karolina Muchova (2-2 i precedenti) che qui la battè l'anno scorso al secondo turno: "So che quello contro di lei sarà un match duro per me, è tra le più talentuose e sa muoversi bene in campo ed è molto potente - ha confidato ancora la nipponica - Ma non riesco a parlare di una seconda settimana Slam, è la prima volta qui dopo tempo. Ma mi sento serena, nient'affatto stressata. Ci tenevo a fare una stagione migliore dell'anno scorso e a Montreal credo di esserci già riuscita. Per il resto della stagione, dall'Asia in poi, proverò ad essere una giocatrice migliore e a imparare da ogni partita".

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