Ricordi la prima volta che sei venuta qui a New York a giocare lo US Open?
“È stato il mio primo Slam, partivo dalle qualificazioni ed è stato molto emozionante. Ho sempre avuto la fortuna di giocare in tabellone, è bello, sembra di stare in un altro universo, c’è sempre gente, uno spettacolo; anche stamane alle 9 del mattino c’era musica a palla. New York la trovo bellissima, è una città molto particolare, sembra sempre viva. Quest’anno ho anche la mia famiglia qui, è bello condividere con loro questi momenti”.
L’hamburger o la bisteccona americana?
“Buonissime, ma noi cerchiamo sempre i ristoranti italiani. Ci piace sempre cercare un po’ casa anche all’estero”.
Sei riuscita a vedere qualche luogo famoso, qualche museo… ?
“Ogni anno mi dico ‘devo andare’. Ma spero di andare avanti nel torneo e di non avere tempo per farlo… in questo senso, spero di non riuscire a vedere niente neanche quest’anno!”. E le scappa un altro bellissimo sorriso.