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Il greco commenta il ritiro contro il francese Royer: "Mi do altri due mesi, poi vedremo". La gioia di Fonseca: "E' un sogno diventato realtà"
30 giugno 2025
"E' dura da descrivere, ma sto combattendo molte guerre in questo momento. Fa male vedermi in questa situazione - ha esordito così in conferenza stampa Stefanos Tsitsipas, costretto al ritiro quando in svantaggio di due set contro il francese Royer - Una cosa che odio è il dovermi ritirare o interrompere un match, e non mi ero mai ritrovato così tante volte in questa situazione da quando mi è capitato alle Nitto ATP Finals di Torino due anni fa. Da allora mi sento estremamente fragile nel fisico e sto cercando in tutti i modi di tornare ad avvertire sensazioni positive. Ma non so, davvero, mi sento privo di risposte al momento. Le ho provate tutte: ho fatto un lavoro incredibile col mio preparatore, col mio fisioterapista, ho fatto tutto quel che potevo fare e adesso non so più cos'altro fare".
Non è un infortunio patito recentemente, quello descritto dal greco. Bensì una condizione di incertezza perdurante che non sembra svanire né attenuarsi con cui sente do dover fare i conti una volta per tutte: "E' il momento più difficile che abbia mai dovuto affrontare perché è un problema che non accenna a scomparire. Come persona ho anche io dei limiti e nei prossimi due mesi spero di poter arrivare alla conclusione di questo percorso: se non dovessi accorgermi di aver intrapreso la giusta traiettoria non ha senso continuare a competere. Di salute e integrità fisica ho parlato spesso e se mancano tutta la tua attività di tennista diventa davvero terribile".
E un infortunio è all'origine anche della sconfitta incassata da Holger Rune contro il cileno Nicolas Jarry. Il danese, in vantaggio due set a zero, ha finito col subire la rimonta del cileno, sublimatasi dopo tre ore e mezza di gioco con un 6-4 inflittogli al quinto set: "Avevo iniziato il match col piede giusto e giocando bene. Poi nel terzo set sono stato un po' sfortunato e nel quarto il ginocchio ha iniziato a farmi male e ho dovuto ricorrere a un trattamento. Da lì in poi non sono più riuscito a servire come avrei voluto né a colpire col rovescio come fatto nei primi due set", ha raccontato il danese di fronte ai microfoni.
Anche per lui, come per Tsitsipas, lo stop sembra affondare le radici in traumi pregressi considerati superati e che invece, puntuali, son tornati a manifestarsi costringendolo a un nuovo stop i cui tempi a oggi appaiono ancora incerti: "Era un infortunio di cui avevo già sofferto in passato e il fatto di dover giocare sull'erba con gli appoggi bassi dà molto fastidio a quella zona. Certo, non mi aspettavo che sarebbe riaffiorato ma sono cose che possono succedere. Vedremo adesso, farò dei nuovi esami con dottori e fisioterapisti e valuteremo il da farsi. Ripeto, è una cosa di cui avevo già sofferto e non saprei che dire se non di voler fare quanto prima un altro consulto".
Dopo due dolori, ecco infine una gioia. Quella di Joao Fonseca, brasiliano all'esordio all'AELTC e vincitore in tre set contro il britannico Fearnley: "E' un sogno diventato realtà - ha commentato subito dopo il match il giovane carioca - Aver giocato sul campo 1 contro un rivale così tosto e do fronte a un pubblico molto schierato, per così dire. All'inizio del primo set ero nervoso ma poi sono riuscito a vincere i miei game al servizio e posso dirmi soddisfatto di questa vittoria. Domani tornerò ad allenarmi, preferisco restare concentrato su di me e sulle cose di cui parlerò con il mio team".
A rendere ancor più indimenticabile il successo il fatto di non poter disporre, come accaduto di frequente sul circuito, della torcida che ne accompagna le gesta tra ritmi, cori e colori: "Di solito ho un bel po' di pubblico schierato dalla mia parte ma oggi era tutto inglese e l'hp anche ringraziato a fine match per come è stato rispettoso nei miei confronti, se fossimo stati in Brasile forse avrebbero finito col disturbare Jacob e invece…".
Dopo i successi solti al debutto nei main draw degli Australian Open e del Roland Garros, per Fonseca ecco il tris londinese. Un successo che schiude lui nuovi scenari, un nuovo (seppur virtuale) best ranking da n.47 del mondo e nuovi obiettivi a cui guardare con la giusta consapevolezza: "Qui l'anno scorso avevo perso nelle qualificazioni, e così anche agli US Open. Ma una volta arrivato in un main draw di uno Slam ci tieni a vincere, sai che è un'opportunità che viene una volta all'anno e sai che dovrai dare tutto in campo. Oggi ero davvero concentrato e ho dato il massimo e ne sono felice. Ma ho lavorato tanto per regalarmi questa occasione. Adesso dovrò continuare a pensare a una match alla volta, senza preoccuparmi del ranking. L'obiettivo è quello di diventare testa di serie al prossimo Slam ma dovrò arrivarci settimana dopo settimana concentrandomi sul match e non solo sul risultato. Dovessi giocar bene e vincere ne sarei felice, dovessi perdere dovrò invece concentrarmi solo sulla prossima partita".
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