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Vagnozzi tra Sinner... e l'Inter: “Fondamentale alzare il livello”

“Sono interista, ma domani conta solo il match di Jannik”. E sul dopo-Cahill dice sorridendo: “Spero che Darren rimanga… sto provando a convincerlo”

di | 30 maggio 2025

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“28 anni, portati male!”. Simone Vagnozzi è sorridente e rilassato quando si accomoda sui divanetti colorati della mixed zone del Roland Garros. Scherza, è il suo compleanno (ha festeggiato ieri, 30 maggio, NdR) e prova a bluffare sull’età; ma poi, quando inizia a parlare di Jannik Sinner, a poche ore dall’impegno di terzo turno dello Slam rosso, torna serio. “Siamo contenti per come siamo ripartiti dopo i tre mesi di stop – spiega il coach marchigiano -, giocare così tante partite era l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Gli ultimi giorni sono stati un po’ complicati, un po’ di raffreddore, un po’ di acciacchi, però siamo contenti per come siamo riusciti ad andare avanti senza spreco di energie. Oggi sta meglio, quindi abbiamo la speranza che da domani possa alzare il livello”.
 
Lo attende un impegno non banale, contro un ragazzo in ascesa come Jiri Lehecka“E’ un terzo turno ostico – Vagnozzi snocciola le qualità dell’avversario - ; colpisce forte da tutte e due i lati del campo e serve molto bene. Sarà importante riuscire a non dargli troppo ritmo e a non giocargli troppo in linea. Lehecka gioca bene quando attacca, mentre quando si difende fa un po’ fatica. Non ci sono segreti, Jannik deve fare il suo gioco e deve cercare di muoverlo, di sicuro bisogna alzare il livello rispetto alle ultime due partite”.
Il rovescio di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Il rovescio di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Sinner e Lehecka si affronteranno sul campo intitolato a Suzanne Lenglen, nel giorno della finale di Champion’s League… e Simone prova in tutti i modi a cambiare discorso: “Sono interista, si – conferma – ma per adesso pensiamo solo alla partita di Jannik, poi penseremo al resto”.
 
Il coach azzurro spiega i pro e i contro della lunga pausa: “I vantaggi si potranno vedere più nel lungo termine – spiega - ; magari quella pausa gli ha permesso di staccare un po’ e arriverà mentalmente un po’ più fresco a fine stagione. Ma nel breve periodo penso che tanti vantaggi non ce ne siano stati. Sicuramente ha potuto lavorare un po’ di più sul fondo atletico e ci siamo potuti concentrare un po’ sul servizio e su alcune variazioni. Ha giocato per un anno con un bel peso sulle spalle, e ora si è liberato. E’ sempre stato uno molto solare e sorridente, e adesso penso possa esprimersi ancora più liberamente”.
Sinner e Gasquet, presente e passato

Sinner e Gasquet, presente e passato

Alcaraz e Sinner sopra tutti, ma Vagnozzi analizza a fondo il momento del tennis maschile di vertice: “Sicuramente mettere una chip su Jannik e Carlos non è un grande rischio adesso – spiega - ; ma due anni fa si parlava anche di Rune… in realtà poi dipende molto dall’evoluzione del giocatore e dalle scelte che fa. C’è Draper, che è già Top 5 ed è cresciuto tantissimo, poi Mensik e Fonseca, quelli che nel breve periodo possono fare il salto più importante, c’è Tien… penso che tra un po’ ci sarà una generazione importante”.
 
A proposito di futuro, impossibile non chiedergli news sul ‘dopo-Cahill’: “Non abbiamo ancora iniziato a cercare nessuno perché ci vogliamo concentrare su Parigi e Wimbledon, che sono più importanti. Se chiedete a me io spero che Darren rimanga, sto provando a convincerlo – dice sorridendo - . Abbiamo trovato un buon equilibrio, ci sono dei reparti dove faccio più io e dei reparti in cui fa più lui, però ci siamo integrati bene… speriamo di convincerlo”.

VAGNOZZI A SUPERTENNIS, GUARDA L'INTERVISTA

"Per essere numero 1 devi avere voglia di migliorarti e di non perdere mai che Jannik ha. E' questo che per me lo rende diversi dagli altri. lui vuole vincere sempre, a tutto, ed è contento quando fa perdere noi del team" ha raccontato Simone Vagnozzi a SuperTennis.

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