

Storia e curiosità sul ceco Jiri Lehecka che affronterà per la quarta volta in carriera Jannik Sinner per un posto negli ottavi di finale al Roland Garros
di Alessandro Mastroluca | 30 maggio 2025
Jiri Lehecka proverà a fermare la corsa di Jannik Sinner al terzo turno del Roland Garros e a raggiungere la seconda settimana per la terza volta in uno Slam dopo i quarti all'Australian Open e gli ottavi a Wimbledon, sempre nel 2023.
La missione però si presenta impossibile o quasi. Il 23enne, oggi numero 34 del mondo, non ha ancora vinto nemmeno un set nei tre precedenti confronti diretti. Sinner l'ha battuto 64 62 negli ottavi del Challenger di Ostrava del 2019, la loro unica sfida sul rosso prima di questa, e due volte nel 2024, sempre nei quarti e sul duro: 63 63 a Indian Wells e 62 76(6) a Pechino.
Al di fuori del tennis, Sinner e Lehecka sono uniti dalla passione per i motori. "Adoro le auto - ha detto ad ATP Media -, tutto quello che ha quattro ruote e più di 500 cavalli fa per me". Eppure trascorre il suo tempo libero tra passeggiate nella natura, escursioni in bicicletta. "E' un gran bel modo per rilassarsi e allenarsi insieme" ha detto.
Quando poi è in viaggio per tornei, gioca a carte, guarda Netflix o semplicemente passa il tempo con il suo team. "Stiamo insieme, parliamo anche di cose non importanti, il tempo di qualità è il massimo che posso avere" ha detto ad ATP Media.
Come Sinner anche Lehecka è molto competitivo. "Odio perdere - ha detto -, a volte giochiamo per così tampo che mi dimentico che ora è".
Lehecka ha imparato a giocare a tennis a tre anni per imitare sua sorella Veronica, che a sua volta aveva appreso le basi dalla nonna, tennista di livello nazionale. La sua è stata un'infanzia decisamente sportiva. I genitori, infatti, hanno praticato discipline diverse a livello professionistico: mamma Romana si è distinta nell’atletica leggera, papà Jiri nel nuoto. “Aiuta avere in casa dei genitori che sono stati sportivi e sanno come funziona il corpo e come sostenerti di testa e di fisico” ha detto all'ATP nel 2022. Di sport ne ha praticati diversi, dal nuoto allo sci al ciclismo. Ma il tennis alla fine ha vinto su tutti gli altri.
Da Mlada Boleslav, dove è nato, Jiri si è presto spostato al centro tecnico federale di Prostejov. Campione di doppio junior Wimbledon 2019 insieme al connazionale Forejtek, si allena ormai da anni con Michal Navratil, figlio dell’ottimo doppista Jaroslav.
Il suo tennis, come abbiamo spiegato su SuperTennis, "è già completo, può essere efficace ovunque e risente positivamente dell'influenza della vecchia tradizione ceca, scuola che da Drobny e fino a qualche anno fa non ha mai smesso di sfornare talenti. Dall'epoca d'oro, tuttavia, il mondo è cambiato, il Tour si è fatto più competitivo, di nuove scuole importanti ne sono arrivate parecchie e allora quella che aveva garantito i Lendl, i Korda, i Berdych, poco a poco è diventata qualcosa di trascurabile". Peraltro proprio Berdych, a cui è stato accostato per potenza dei colpi e pulizia dei gesti, ha fatto parte del suo team come consulente per un poco più di un anno, dall'estate 2023 a settembre 2024.
La scuola ceca: da Kodes a Lehecka
Dopo i due titoli Challenger del 2021, la sua carriera in singolare ha preso il volo nel 2022. All'ABN AMRO Open di Rotterdam, vince la prima partita ATP contro Denis Shapovalov, poi batte Botic van de Zandschulp e Lorenzo Musetti. Diventa il semifinalista con la più bassa classifica a Rotterdam d ai tempi di Omar Camporese, allora numero 225, nel 1995. Grazie a questo successo entra per la prima volta in Top 100. "Non sapevo nemmeno che mi aveva permesso di fare quell’importante passo avanti, me l’hanno detto nell’intervista post-partita ed io ho risposto “Wow, davvero? E’ incredibile” ha detto allora.
Nel 2022 ha debuttato in tutti e quattro gli Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open), e si è qualificato per le Next Gen ATP Finals: ha perso in finale, nell'ultima partita del torneo in Italia prima del trasferimento in Arabia Saudita, contro Brandon Nakashima.
Il 2023 è l'anno dell'ascesa. Lehecka raggiunge il primo, e finora unico, quarto di finale Slam all'Australian Open anche grazie alla prima vittoria contro un Top 10 (il canadese Félix Auger-Aliassime). Poi a Doha centra la prima vittoria contro un Top 5, Andrey Rublev. Vince il primo match in un Masters 10900 a Indian Wells, poi a Miami raggiunge per la prima volta il terzo turno in questa categoria di tornei. Raggiunge il primo ottavo a Wimbledon, gioca a Umago il primo torneo ATP da testa di serie numero 1 e a Winston-Salem la finale Winston-Salem: pur sconfitto dall'argentino Sebastián Báez, entra per la prima volta in Top 30.
Il 2024 inizia con il primo titolo ATP, ad Adelaide, in finale contro Jack Draper. Una partita indirizzata, forse a posteriori decisa, da una sua stop-volley inventata come un gioco di prestigio sul 4 pari del secondo set. Lehecka, che si è imposto in rimonta 46 64 63, è diventato il primo vincitore ceco dal successo di Jiri Vesely a Pune nel 2020. Ha poi raggiunto il primo quarto di finale in un Masters 1000 a Indian Wells, perso contro Jannik Sinner, a cui seguirà la prima semifinale in questa categoria di tornei a Madrid. Qui diventa il giocatore con la più bassa classifica a battere Nadal in un Masters 1000 sul rosso.
Il 2025 inizia con il secondo titolo in carriera, a Brisbane. Qui elimina Holger Rune, poi beneficia dei ritiri di Grigor Dimitrov in semifinale e di Reilly Opelka in finale. A febbraio raggiunge così il best ranking di numero 22 del mondo. Da allora, prima del Roland Garros ha vinto almeno due partite di fila solo a Doha, dove è arrivato in semifinale, e ad Amburgo, dove si è fermato ai quarti. A Parigi tenterà l'impresa per non fermarsi e rilanciarsi anche in classifica.
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